• ATTENZIONE
    A seguito della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, se avete dei problemi di accesso, prima di fare dei nuovi account, inviate una email a segreteria@aiconline.it e risolvo il problema

ciclidi del viterbese

Sempre poecilidi e ciclidi tipo nigro e hemichromis?
Sai se ce ne sono nella bergamasca/bresciana/lecchese?
 
Se scopri qualcosa fai un fischio!

In genere qio da noi vado solo nei laghi o in acqua molto fredda (torrenti). I pesci tropicali come hemichromis, andinoacara o pelvicachromis li puoi trovare facilmentente nei mesi estivi dentro grandi fontane o piscine (come succede per esempio nel mio comune) oppure nei laghetti di pesca sportiva o in qualche fosso. Purtroppo le persone che si liberano dei pesci non pensano al danno che possono fare se la specie riesce a passare l'inverno (colossoma, marmorkrebs, etc.).

Ciao Enrico
 
riusciresti per favore a mandarmi il nome delle fontane dove li hai trovati?

Sono quelle grandi di san donato davanti alla chiesa vecchia e all'esselunga ma in questo momento il comune la ha prosciugate tutte per via delle zanzare. Comunque tempo settembre e gia' riappariranno i primi pesci. Ci sono pesci e tartarughe anche nel sottopassaggio allagato dell'ikea, quello che passa sotto alla tangenziale, ma non sono mai andato a vedere che pesci d'acquario ci sono oltre ovviamente ai locali. Anni fa buttavano i pesci anche davanti al primo palazzo dell'eni (c'era una fontana idi pesci rossi) ma non so se questa fontana ci sia ancora dopo i lavori di ristrutturazione perche' non ci sono piu' pasato.

Ciao Enrico
 
Ultima modifica:
Ottimo articolo davvero, lo avevo già letto e condiviso sul mio gruppo, diventato poi fonte per un'ottima discussione, adesso so di chi è :104::104:
 
Inoltro abstract sull'argomento affrontato al III CONGRESSO NAZIONALE FAUNA PROBLEMATICA (Cesena, 24-26 Novembre 2016), nell'articolo si esprime preoccupazione sull'impatto che gli alloctoni possono avere sulla fauna autoctona.


A qualcuno piace caldo: una comunità di pesci tropicali nelle acque
termali del Lazio settentrionale
COSTA A., SARROCCO S., MONACO A.
Direzione Ambiente e Sistemi Naturali, Regione Lazio, Via del Pescaccio 96, I-00166 Roma, Italy, email:
amonk2008@gmail.com (Monaco A.)
Le specie alloctone invasive costituiscono una delle principali cause di perdita di
biodiversita globale. In particolare, il comparto ittico, legato all’alimentazione e
all’acquarioilia e tutte le pratiche legate alla pesca sportiva e professionale, hanno
sicuramente dato un forte impulso alle translocazioni di specie da un continente all’altro.
In Italia la situazione e particolarmente complessa per via della sua peculiare posizione
geograica e l’introduzione di specie ittiche aliene nel nostro Paese e considerata la terza
causa di minaccia per le specie indigene, con una percentuale di specie ittiche aliene
rispetto a quelle indigene che e la piu alta d’Europa. Il presente caso di studio riguarda il
rinvenimento, nel 2012, di una comunita di specie ittiche tropicali in un piccolo sistema
di canali, alimentato da sorgenti calde termali (24-30°C), nel Lazio settentrionale
(Canino, VT). Nel sito e presente da decenni un impianto di acquacoltura funzionante
dal quale probabilmente sono fuoriuscite alcune delle specie alloctone rilevate, tra le
quali almeno una (
Oreochromis niloticus) ha raggiunto anche il corso principale del
iume Fiora costituendo una probabile minaccia per le specie autoctone.
Nel corso di diversi campionamenti ittici, eseguiti sia con pesca elettrica che con tratta
manuale, sono state rinvenute le seguenti specie, rappresentate da diverse classi di taglia
e corrispondenti a stadi giovanili, subadulti e adulti (campione totale = 563 individui):
Poecilia reticulata , P. latipinna, P. velifera, P. shenops, Xiphophorus helleri, Amatitlania
nigrofasciata e Oreochromis niloticus. In base agli esiti dei campionamenti efettuati e
delle successive analisi morfometriche, e stato possibile accertare l’acclimatamento di 6
delle 7 specie (per
X. helleri mancano ancora evidenze certe). Il rinvenimento di questa
comunita ittica aliena, oltre a rappresentare una delle prime segnalazioni di popolamenti
ittici acclimatati di specie tropicali in ecosistemi lotici nazionali, costituisce la prima
segnalazione in Italia per
Xiphophorus helleri, Poecilia reticulata, P. latipinna e P. sphenops
e, dato ancora piu importante, prima segnalazione in Europa per Poecilia velifera eAmatitlania nigrofasciata.
L’area indagata e nota da tempo agli acquarioili del Lazio e non e escluso che loro stessi
abbiano contribuito negli ultimi anni ad arricchire la composizione della comunita ittica
immettendo e/o prelevando nuove specie e varieta; questa pratica potrebbe costituire
un pericolo per tutti gli ecosistemi analoghi che rischiano dunque di diventare degli
“acquari a cielo aperto” con possibili conseguenze negative sulle comunita autoctone.
 
Ultima modifica:
Ecco il mio Helleri maschio (portaspada) prelevato dal ruscello.
Infatti questa specie è poco presente in questi corsi d'acqua termali ma comunque ce ne sono.
Comunque è stato scoperto il tutto nel 2010. Tutto bene inizio nel 1996 perché operava qui un'azienda dal nome Guppy Italia.
portaspada-selvatico.jpg
 
Ciao! :) Potresti dirmi per favore dove posso prendere quella bella A.nigrofasciata come in questo video? Ciao! :) Potresti dirmi per favore dove posso prendere quella bella A.nigrofasciata come in questo video? Mi piacerebbe avere un paio da qui, ma non so dove questo piccolo ruscello. Ci sono ancora P.latipinna? Mi piacerebbe avere un paio da qui, ma non so dove questo piccolo ruscello. Ci sono ancora P.latipinna?
 
Ciao! :) Potresti dirmi per favore dove posso prendere quella bella A.nigrofasciata come in questo video? Ciao! :) Potresti dirmi per favore dove posso prendere quella bella A.nigrofasciata come in questo video? Mi piacerebbe avere un paio da qui, ma non so dove questo piccolo ruscello. Ci sono ancora P.latipinna? Mi piacerebbe avere un paio da qui, ma non so dove questo piccolo ruscello. Ci sono ancora P.latipinna?

Ciao,
senza dover andare fino in tuscia ormai i ciclidi ci sono in tutta europa. Vicino alle zone termali o alle centrali nucleari. Bei nigro ci sono vicino a colonia o a villach in austria vicino al confine con l'italia. In ungheria non saprei, io vidi synspilus, managuensis, labiatus e delle bellissime multispinosa nella zona termale di heviz (lago balaton) insieme ad alcuni mbuna (socolofi e joanjohsonae). Per le latipinna anche loro le puoi trovare in giro per l'europa ma qui è più facile che siano ibridate con altri pecilidi, specialmente con specie selezionate in acquario.

Ciao Enrico
 
Sì, lo so e ho visitato tutti questi posti interessanti prima. Ho sentito che la popolazione nigrofasciata di villach è una varietà ibrida di A.siquia stessa con i nigros del lago del parco cittadino di budapest (questo lago è anche pieno di molly, ciclidi africani e centroamericani e come tutto ciò che si può immaginare pacus, gars e altri ) idk circa lo stagno di fontana di lukacs spa theres una popolazione nigro e octofasciatum e molly hybrids anche. I nigros su questo video sembrano in qualche modo migliori che in qualsiasi altro posto, sono davvero dei begli esemplari a vitebro se tutti sono come la coppia su questo link. Purtroppo i synspilum sul lago Héviz sono ibridi di maculicauda.
 

Guida Ciclidi


Nuova edizione Ordinala

Anteprima bollettini


Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


Arretrati
Indietro
Alto