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Good Morning Vietnam ...

I pesci delle mie vasche asiatiche_4

Ciao,

Il genere Datnioides.

I Datnioides (localmente noti, senza alcun riferimento alle differenze tassonomiche, come “Tiger Fsih”) nuotano, al netto di interventi “esterni”, nelle acque del Sud-Est asiatico. Il genere conta cinque specie (vedi immagine):


  • Datniodes campbelli: il cui areale di distribuzione si spinge sino all’Oceania. T. nax 32 cm
  • Datniodes microlepis: specificamente frequenta areali asiatici. T. max 45 cm.
  • Datniodes pulcher: considerato il più bello dei cinque ha, come areale di riferimento la Thailandia. T. max 40 cm.
  • Datniodes polota: anch’esso presente in Asia ed Oceania. Il più minuto (!!!) del gruppo. 30 cm
  • Datniodes undecimradiatus: vive in Asia ed il suo areale di pertinenza fa, segnatamente, riferimento al fiume Mekong che scorre – nel suo tratto terminale – in territorio vietnamita (al sud).

Alcuni di loro – e segnatamente D. polota – frequentano acque salmastre. Fra gli altri alcuni le “sopportano” altri no, prima di avventurarsi nel loro allevamento è bene approfondire. Dal punto di vista conservazionistico esistono evidenze, abbastanza certe, di una situazione di tensione per Datniodes pulcher (almeno).

La loro disponibilità sul mercato hobbistico locale è buona (le differenze di livrea sono minime) sulla piazza locale credo si tratti, per lo più, di Datnioides undecimradiatus. Non saprei dire (ma credo sia così, sono troppi …) se si tratti di esemplari di allevamento oppure meno.

Sono pesci che crescono, lentamente ma inesorabilmente: diventano grandi, anche molto grandi. Sono aggressivi ed intolleranti verso i loro conspecifici (specie se riescono ad identificare un … “bersaglio”, per capirci il più debole del gruppetto. Poi il più debole sarà un altro, poi un altro ancora e …) e non solo per cui le opzioni sono due: allevamento singolo (ovvero UN solo Datniodes ed "altri", non mi piace ma, alla fine, è stata la mia scelta) o “folto” gruppo.

Il Tiger Fish però, assieme all’Arowana ed al Flower Horn, fa parte della “Trimurti” dei pesci più costosi disponibili sul mercato (di Hanoi): questo elemento, unito alla rilevante taglia finale, può portare a riflettere sull'opportunità di un eventuale ... “allevamento multiplo”. Sono, tendenzialmente, piscivori (attitudine che da queste parti è sfruttatissima visto il costo “infinitesimale” dei feeder-fish. Personalmente, abbastanza controvoglia, mi giovo di questa sua attitudine specialmente in occasione delle vacanze estive (prima di partire per l’Italia metto in vasca una manciata di … cibo vivo e parto, relativamente, tranquillo). L’espediente ha funzionato nei due anni passati, quest’anno (2020) vediamo se si potrà - adesso NON si può - partire per l’Italia.

Ultimo brevissimo flash sulle mie esperienze dirette: la prima “Tigre”, meschina, è durata qualche giorno stroncata (io sospetto) da una batteriosi che, essendo stata probabilmente ereditata altrove, per fortuna non ha lasciato “strascichi” in vasca. Il secondo, che ho attualmente in vasca, vive bene e sembra essere l’unico che riesce (sinora, spero proprio che duri …) a “tenere testa”, in qualche modo, all’Arowana. Il mio Oscar, sta recuperando ma avrò difficoltà ad alloggiarlo, non ci è riuscito ...

Asiatici saluti.
Francesco
 

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Ciao,

Triste risveglio stamattina: la Channa mi ha lasciato, ancor iersera la ho vista comportarsi normalmente anche se, ormai da un pò, mangiava ad intervalli estremamente ... "diradati". Aveva una taglia nell'orine dei 30/35 cm (che dovrebbe essere quella di un adulto di Channa asiatica, quando pienamente sviluppato). Viveva da sola, stante il suo carattere aggressivo, territoriale ed intemperante ... Età?

Asiatici, e scornati, saluti.
Francesco
 

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I pesci delle mie vasche asiatiche_5

Ciao,

Stavolta "tocca" ad un semisconosciuto. Rhinogobius duospilus. OhohOhohOhoh.

Quella dei Gobidae è la famiglia di vertebrati con più specie al suo interno e notoriamente presenta problemi in termini di identificazione a livello di specie. Proprio per tale ragione – e con tutte le cautele del caso -propongo come genere/specie dei miei esemplari Rhinogobius duospilus.

Rhinogobius duospilus (Fam. Gobidae, sottofamiglia Gobionellinae) è una specie nativa di Cina e Vietnam, che può essere ritrovata sia in acqua dolce (ed è stato il mio caso) che in acqua salmastra. Si presta quindi all'allevamento anche in acquari salmastri (anche se i miei soggetti allevati in ambiente "dolce-completo" non sembrano soffrire in alcun modo la circostanza). Sono descritti come pesci adatti ad acquari ben maturi, perché come tutti i pesci che provengono da acque con buona corrente (in realtà, nel lago di Dai Lai, luogo di raccolta, ho riscontrato poca/nulla corrente) e sono intolleranti all'accumulo di sostanze organiche.

Allargando la visuale il genere Rhinogobius – nel suo insieme - è rinvenibile in gran parte dell'Asia continentale: Russia, Corea, Cina, Vietnam, Laos, Cambogia e Thailandia, oltre a numerose isole del Pacifico occidentale tra cui Giappone, Taiwan, Hainan, e le Filippine.

Tra le caratteristiche morfologiche di Rhinogobius duospilus vanno menzionate le pinne pelviche fuse a formare una struttura nota come “disco pelvico” (una caratteristica, per altro, comune a tutti i gobidi) che viene utilizzata per aderire alle rocce e altre superfici sommerse.

Sin qui la teoria. Di mio aggiungo la poca/nulla difficoltà ad accettare praticamente ogni tipo di nutrimento (ivi inclusi, alla bisogna, i fiocchi che si fermano in superficie!), una certa territorialità (che mi ha portato a perdere alcuni degli esemplari, quelli rimasti più “indietro”, del mio gruppetto che in origine contava 14 soggetti). Da ultimo la notazione che quello che sembra avviarsi ad essere il "capo-banda" (quindi, ragionevolmente, un maschio) sta molto rapidamente raggiungendo la taglia massima indicata nei sacri testi (4,5 cm) e non mi stupirei dovesse superarla. Nel qual caso la mia identificazione potrebbe rivelarsi errata, staremo a vedere.

La microscopica vasca (prima foto, 10 litri!!!) è quella in cui, all'arrivo ed in ragione della taglia estremamente minuta, sono stati posti in quarantena.

Asiatici saluti.
Francesco
 

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Ciao Francesco. Tutto bene da te?
Grazie per i tuoi aggiornamenti. I ghiozzi sono dei pesci veramente interessanti.
 
Notizie dai confini ...

Ciao Livio e voi tutti,

... dell'impero. :104:.

Qui la situazione è (almeno formalmente) sotto controllo e la vita di tutti i giorni cerca di ricominciare. A breve dovrebbero riaprire le scuole (che fanno lezioni on-line dal 22 gennaio). Sono, da alcuni giorni, ripresi i voli interni (specie la tratta, vitale, da Hanoi a Saigon) ma non ancora quelli ferroviari. I confini (ed i posti di frontiera) restano chiusi.

Qui ci sono stati un numero molto ridotto di casi: la chiusura degli aeroporti (non potrei venire in Italia neppure se accadesse, pls NOT, una disgrazia) e "metodi di tracciamento" da polizia militare hanno contribuito a tenere sotto controllo la situazione.

C'è da dire - poi - che non sono andati per vie "brevi": in caso di sospetti (non di positività!) hanno isolato militarmente interi quartieri, villaggi, aree del paese (quando penso a tutte le chiacchiere che leggo essere in corso da noi).

Check-point ad ogni possibile accesso, autorizzazione (ai residenti, NON a familiari ed amici) a raggiungere il proprio domicilio (ma non a tornare indietro: nelle aree sotto controllo si entra ma non si esce sino a che non termina l'isolamento). Alla mattina tutti in fila (e senza tanti distinguo) per il controllo della temperatura e la consegna del pacco viveri per la giornata poi, in ordine ed in silenzio ... A CASA!

Chiunque arrivasse (prima delle chiusure degli aeroporti) dall'estero fa/faceva - senza distinzioni di censo, casta o quanto di altro ... - 15 giorni d quarantena (poi sostituiti da auto-isolamento nel proprio domicilio) in un ospedale militare, anche qui senza SE e senza MA ... C'è stata invece - per gli stessi motivi - qualche difficoltà (generalizzata) nell'organizzare i rientri, verso Europa, Stati Uniti , eccetera. Ma nulla di realmente insormontabile.

In caso di necessità venivano effettuati, dalle autorità locali, tracciamenti ad personam, con un dettaglio molto elevato: esist(evan)o report del tipo: il paziente Pico Panda ha dormito all'hotel "X", fatto colazione al bar "Q" (dove si è trattenuto 15 minuti) poi ha raggiunto il luogo di lavoro, dove ... e così sino all'ora in cui andava a dormire (solo od in compagnia che fosse). Ovviamente il nome di Pinco Panda era taciuto al pubblico ma chi di dovere sapeva bene chi fosse (e cosa fare alla bisogna ...). Al termine del comunicato si invitavano (ad esempio) tutti i frequentatori del bar "Q" a contattate una delle unità di controllo.

Il partito è intervenuto (da subito e pesantemente) per scongiurare - c'è stato qualche timido tentativo, in verità ... - ogni tipo di mercanteggiamento strano, accaparramento, speculazione. De facto - ad oggi - cominciano a mancare i generi di importazione la cui scorte stanno finendo e che non è possibile, stante il blocco, importare.

Molti, insomma, lo definirebbero (e forse lo è) un "regime di polizia". Però tale regime, ha dato i suoi frutti sul fronte opposto: 270 casi e - ad oggi ne restano una cinquantina visto che non ci sono più positività da otto giorni - nessuna vittima. Materiale sanitario è, nel frattempo, partito da qui - e con uno slancio che mi ha colpito - verso il nostro Paese: tutto materiale conforme e di qualità, non certe scene sgradevoli che sembra stiano succedendo da noi ...

BOLLETTINO DAL FRONTE DEL 20.09.2020 - 09.05 a.m. (ORA DELL'INDOCINA).

Asiatici saluti.
Francesco

PS: tornerò a parlare di pesci quanto prima, lo prometto!
 
Fermate il massacro_1 - l'ambiente.

Ciao,

Avrei voluto tornare a parlare di pesci - comunque prometto che lo farò presto - ma stamane (proprio sotto il balcone di casa) ha iniziato a manifestarsi l'ennesimo scempio. La "nomenKlaura" non si è, evidentemente, ancora ingozzata abbastanza!!! ... :mad::mad::mad::mad::mad:.

Il balcone posteriore (quello dove tengo il laghetto) affaccia su una bella palude (scampata miracolosamente a precedenti assalti e sufficientemente calma e riparata, pur essendo in zona centrale) che ospita(va?) molti uccelli, acquatici e non: la frequenta(va?)no garzette, nitticore, piccoli aironi dal dorso incredibilmente mimetico, gallinelle d'acqua sino ai piccoli Bulbul dal canto melodioso.

Alcuni movimenti in zone più "acquitrinose" lasciavano immaginare la presenza di tartarughe, serpenti e rane (queste ultime autrici, nelle notti più calde, di un chiassoso concerto a più voci). Per farla breve un piccolo angolo di natura nel centro di una delle zone più "accorsate" (e già martoriate da una speculazione talmente selvaggia da far assomigliare quella a cui sono sottoposte, ad esempio, le nostre coste ad un gioco da ragazzi) di Hanoi.

Poi, stamane ... VEDI FOTO! :mad::mad::mad::mad::mad:

Ma cosa sta succedendo?!?!?! ... Come ci ha spiegato alla men peggio una delle locali - tramite il surreale traduttore di G**gle - occorre far riferimento all'ennesimo palazzone in vetro e cemento costruito sull'altro lato della strada che costeggia la palude. tutto parte da li (meglio dalla sua proprietà/gestione): verrà realizzato un agevole (ovviamente "cementiforme") tracciato che muoverà attraverso, giardini fioriti, giochi d'acqua, amene panchine per romantiche chiacchierate per ritemprare il fisico e lo spirito dopo la spossante ... ... ... :mad::mad::mad::mad::mad:.

Le possibilità che tutto ciò venga arrestato sono, a mio modio di vedere, nulle . Che il progetto divenga, almeno, meno invasivo sono, credo proprio, abbastanza modeste! :mad::mad::mad::mad::mad:.

La nostra improvvisata guida ha quindi - con amaro realismo - concluso: "hanno trovato il modo di fare un sacco di soldi anche con la palude ...". Ovviamente, nel più assoluto silenzio, spariranno i tanti piccoli orticelli da cui i locali - sottacendo per un attimo la quantità di inquinanti nell'acqua - traevano verdure, frutta, allevavano polli e conigli ... :mad::mad::mad::mad::mad:.

Asiatici, ed inc*zzatissimi, saluti
Francesco
 

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Ultima modifica:
Fermate il massacro_2 - i morituri

Ciao,

Ecco coloro che, alla fine, rischiano di pagare - secondo il mio punto di vista - il ... "conto" ... :mad::mad::mad::mad::mad:.

Francesco

PS: le foto sono, per la più parte, già viste. E non sono eccelse (nonostante la lente da 400 mm) anche perchè scattate dall'altro, SORRY!!!
 

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I pesci delle mie vasche asiatiche_6

Ciao,

Barbus schwanefeldii

Secondo altri Barbonymus schwanefeldii, secondo gli acquariofili Tinfoil Barb (Barbo di stagnola), per noi sono (ne abbiamo due), più semplicemente “i Rombi”, in funzione del loro profilo legggermente, per l’appunto, “romboidale”.

Appartiene alla famiglia Cyprinidae che vantao un areale di distribuzione enorme, che spazia in buona parte del sud-est asiatico: Cambogia, Laos, Thailandia, Vietnam (rinvenuto, durei quais ovviamente, nel fiume Mekong), Malaysia, Boreno, Brunei, Indonesia. Si ritiene possa essere (localmente) estinto a Singapore. Si spinge nei canali irrigui costruiti dall’uomo specie nel periodo di riproduzione per tornare, con l’approssimarsi, della stagione secca, verso i fiumi.

Non si cura dell’arredo, ne (senza arrivare a situazioni realmente estreme) dei valori dell’acqua. Richiede ampi spazi per nuotare e considera le eventuali piante presenti in vasca come un gustoso snack tra una somministrazione di cibo e l’altra!!! Una simile consuetudine alimentare comporta, come conseguenza, la necessità di un impianto filtrante dimensionato “ad abundantiam”. Viene considerato, sostanzialmente, erbivoro ma vi sono report di assunzione, come cibo, di piccoli pesci (visto di persona, pur in vasca), insetti, piccoli invertebrati ed anche ... carcasse di animali morti!!! Conviene, quindi, evitare la coabitazione con soggetti troppo piccoli e, se possibile, non allevare da solo e/o in gruppi molto ridotti.

Non risulta – da ultimo - riprodotto a livello hobbystico ma avviene, al contrario, con frequenza negli impianti industriali da cui, probabilmente, provengono gli esemplari albini e/o amelanici.

Sin qui la teoria, ora veniamo alla mia esperienza diretta:
si dice, qui è comunissimo nei negozi, che possa raggiungere i 35 cm ma non ne ho visto alcuno arrivare anche vicino a quella taglia (attenzione non vuol dire che sia un piccoletto, ne che non sia possibile),però i miei che passano i 20 cm sono considerati … “ben sviluppati”.

Ne allevo due (altro comportamento, secondo la dottrina, censurabile) ma il livello di litigiosità è, sinora, rimasto a livelli accettabili di "litigiosità-ittica" ... forse perché si trovano a condividere la vasca con un Chitala ornata che, ormai, passa i 40 centimetri. Mangiano qualsiasi cosa commestibile che sia a misura di (loro) bocca e mostrano detrminazione nell’arrivare al cibo da mettere in difficoltà anche il “pesce coltello”!!!

La vasca che frequentano è forse un po' piccola per le loro necessità (ma sicuramente più grande della vasca dell’appassionato medio locale) e, parimenti rispetto ai locali, è meno “compressa” (leggi sovrappopolata) del solito. Non si lamentano se bigio qualche cambio d’acqua (ebbene, mi succede …) e anche in una vasca non riscaldata non si dimostrano a disagio (ma l’acqua resta comunque, e stabilmente, a non meno di 22/23° C). Insomma – tutto sommato – un ospite rustico e di soddisfazione

Asiatici saluti.
Francesco.
 

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Oggi è ...

Ciao,

... scoppiato il caldo (in ritardo sulla "tabella di marcia" consueta) il che unito all'umidità (sempre presente i quantità industriale) ... Il sole che illumina il massacro (che prosegue imperterrito ...) della palude sotto la nostra terrzza mi ha consentito se non altro, qualche scatto interessante, tartarughe. Tempo però, purtroppo, che siano tutte (o quasi) delle, mai abbastanza vituperate, Red Slider. Qui in libera vendita a ... "tre soldi la dozzina"! ... :confused::confused::mad::mad:.

Sia come sia, eccovi qualche immagine ...

01 - Il canale (parte) che attraversa, adesso, la palude.
02 - No comment!!! Eppure, nonostante tutto, lei va avanti.
03 - Chi sei? di questo parleremo dopo ...
05 - Tre Tarta(rughe).
06 - Poca somiglianza: chi c'è davanti?
07 - NOT a Red Slider?
10 - Di nuovo: chi sei?

Francesco
 

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Sono sostanzialmente convinto che ...

Ciao,

... siano tutte Red Slider ma, alla fine, "forzando" un pò le immagini in modo da ricavarne un "dettaglio" (ho scattato lontano e - quindi - ho perso in qualità) qualche dubbio, su alcuni dei soggetti ripresi, mi è venuto:

Detail_01: Quella che si vede in parte è sicuramente una Red Slider, ma l'altra?
Detail_02: Ancora un confronto.
Detail_03: A distanza ravvicinata
Detail_04: Quegli unghioni (specie le zampe anteriori) giallastri, è solo l'acqua sporca che mi confonde?!?!?!
Detail_06: Ma quello che galleggia è un uovo, e di chi?

Ultima notazione (di cui, purtroppo, non ho una testimonianza seppur ... "labile") mentre scattavo queste foto vicino (vicinissimo, ho pensato ad un ... "attacco") ad una tartaruga è sfilato (silenzioso, lento e ben mimetizzato sul fondo fangoso) un "siluro" grigio/nero (che ho supposto essere un catfish) con una taglia verso il metro!

Insomma ... c'è (domandona: alla fine ci sarà ancora) vita nella palude!!! ... :104:.

Asiatici saluti.
Francesco
 

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Identificazione

Miles,

Forse (più probabilmente) SI e forse (meno probabile) NO! Spiego: in un'altra foto (impresentabile) in cui è di schiena (insomma, si allontana) la si vede alzare la testa e si nota una, appunto, testa marcatamente triangolare con un "naso" molto appuntito e sottile ... Abbi dubbi! (cit. E. Bennato).

Se riesco ad andare giù (MAGARI!!! ... Adesso, formalmente, è un cantiere) provo a scattare - se la trovo!!! - da più vicino.

Francesco
 
I pesci delle mie vasche asiatiche_7

Ciao,

Rieccoci ... :104:.

Gyrinocheilus aymonieri

Appartiene alla famiglia Gyrinocheilidae, da queste parti è noto come “chinese algae-eater”. Frequenta il bacino fluviale del – tra l’altro – Mekong (Laos, Cambogia, Vietnam. Thailandia) dove frequenta acque con buon movimento ma dai fondi più disparati (ghiaia, ciottoli, etc.) e dove risulta attivo in particolare nelle ore notturne. Può manifestare, ed è piuttosto probabile lo faccia, comportamenti territoriali, specie verso i conspecifici.

Raggiunge (secondo i sacri testi) la taglia di, anche, 30 cm (affermazione che non posso confermare/confutare visto che su piazza sono in vendita(in numero elevatissimo ed a prezzi irrisori) solo esemplari giovanissimi nell’ordine dei 4/5/6 cm, albine come “wild form”. Tale circostanza lascia pensare, anche in assenza di precise informazioni al riguardo, che la sua riproduzione (industriale) sia prassi comune.

Veniamo, ora, alle mie esperienze: comincerò con un “flash dal passato”. Ebbi - a Roma - ad inserire due giovanili in una vasca da 750 litri i due soggetti trovarono il modo di ingaggiare una “singolar tenzone” ininterrotta sino a che, purtroppo, il più debole pagò dazio.

Forte di questo sgradito ricordo ho inserito un “gyrino” in ogni vasca, con alterne vicende: uno - riconosco il grossolano errore di valutazione! -ha assunto la forma di “cibo vivo” in tempi rapidissimo, l’altro vive (NON sopravvive, magia, si muove, esplora e lo fa in presenza di soggetti di taglia significativa) serenamente da tempo. Nutro qualche perplessità sulla capacità, dichiarata dai più, di raggiungere nel giro di due anni (circa) la taglia adulta, il mio soggetto (attualmente sui 10 cm) ha impiegato 16/18 mesi per “fare taglia” (aggiungendo 3/4 centimetri alla dimensione iniziale), considerando che con l’età il tasso di crescita tende a rallentare … Gli esemplari (due) immessi, infine, nel laghetto hanno avuto vita breve ben prima che Hanoi mostrasse (non è terribile ma si fa sentire) il suo aspetto invernale.

Insomma si tratta (è ancora in corso) di un' esperienza ... tiepida! Non a caso ho solo una foto per accompagnare questo breve commento.

Asiatici saluti.
Francesco
 

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L'orizzonte sembra schiarirsi ...

Ciao,
Si cerca di tornare, anche qui, a quella vita che - una volta ... - era detta "normale". OhohOhohOhoh

Appena possibile - visto che anche qui la situazione sembra schiarirsi - ci siamo concessi uno stop!!! Un breve week-end lontano da Hanoi. In maniera abbastanza comica raggiungere Hoi An (da Hanoi) richiede un'ora di volo (e si attraversa, praticamente, mezzo VN) qui giunti per arrivare alle Isole Cham (Cham Islands, nostro obiettivo subacqueo, che si vede dal porto) subacqueo occorre un'ora e mezza di barca ...

Tutto ciò per concedersi, finalmente, una giornata di mare e di snorkeling (niente "tuffi" stavolta, purtroppo, ma chi si contenta ...). L'acqua è calda, siamo parecchie centinaia di chilometri più a sud. Il fondale, tutto sommato in condizioni discrete, manca di colori e mostra grosse formazioni di coralli duri. Poco il pesce, anche se una rondine non fa primavera, molte invece (ed è una presenza che non so come interpretare) le Acanthaster planci,

Adesso bando alle chiacchiere! Ecco come è andata ... :104:


Asiatici saluti.
Francesco

PS: ... ERA ORA!!!
 
Un'altro segnale di "normalizzazione"?

Ciao,

Oggi girellando per "Plant Street" sembrava percepirsi un'aria nuova, un'aria diversa. Specie dall'inglese (in buona sostanza l'unico "ittio-vietnamita" di Plant Street che parla un discreto, appunto, inglese) ma non solo da lui: sono riapparsi pesci (ragionevolmente non di "produzione" locale) che non si vedevano da tempo. Questo lascia pensare che - oltre le roboanti dichiarazioni ufficiali - qualcosa si stia, già, muovendo "parallelamente". Certi "calibri" non possono viaggiare nelle sporta della spesa, specie sulle lunghe tratte necessarie per arrivare sin qui. Speriamo di non pagarla troppo cara ...

Tra le news che hanno attirato la mia attenzione una coppia di, credo, Channa pleurophtalma. Fa abbastanza strano, da queste parti, vedere le "snakehead" in un negozio di acquari e non dal pescivendolo (al mercato, insomma ...) Ma si tratta di una coppia (sono di taglia adulta e vanno, o sembrano andare, d'accordo) e - ultimo ma non ultimo, ma NON ultimo non sono pesci nativi, provenendo, come riporta l'affidabile FishBase, da differenti zone dell'Indonesia (Isole della Sonda e segnatamente Sumatra e Borneo). Queste ultime considerazioni mi fanno pensare, inoltre, che non siano - a differenza di quelle del mercato di quartiere - precisamente a buon mercato, ANZI!!!

Fra le Channa di taglia medio/grande, arrivano a 40 cm, sono tra le meno "iraconde" e sono, inoltre, fra quelle meno propense a nascondersi: non è difficile vederle nuotare lente in giro per la vasca anche nel bailamme che si può trovare in un negozio.

Insomma ... mi tentano assai ma questo significherebbe un'altra vasca da 400/500 litri! OhohOhohOhoh . Ergo ... guardare e non toccare. Ed ecco, infine, cosa ho "guardato" ...

Asiatici saluti
Francesco
 

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E dopo i pInnuti ...

Ciao,

... è giunta l'ora di occuparsi dei pEnnuti ... :104:.

L'allevamento di volatili (di tutti i tipi, ho visto vendere un'aquila!!!) è molto in voga da queste parti. Peccato solo che il più delle volte le più elementari regole di "well-being" del/i soggetto/i vengano bellamente ignorate: fra le prerogative artigianali del Viet Nam è la realizzazione (in legno) di gabbie di fattura egregia: alcune sono dei veri capolavori ... peccato che, sovente, abbiano la dimensione di una scatola da scarpe: con quale gioia dello sventurato ospite è facile immaginare ...

Comunque per questo mio ritorno nel "settore aeronautico" (!!!) ho scelto un Bulbul (Pycnonotus jocosus) una specie qui assai comune ed apprezzata per il bel canto. Secondo alcuni i Bulbul, se allevati vicini, sono in grado di apprendere, a vicenda, nuove melodie. Sia come sia la mia scelta è stata dettata da motivi più pratici: rusticità, basso prezzo e - ultimo ma non ultimo - la possibilità di rilasciarlo in natura quando lascerò il VN. Secondo alcune organizzazioni cdi tutela ambientale i Bulbul (inseriti sconsideratamente, ed è successo ...) sono da considerarsi "pest" (come a dire nocivi per l'ambiente).

Qui, però, sono comuni come i passeri alle nostre latitudini, detto questo veniamo - brevemente - al "soggettazzo" in questione ... :72::71::70::68::69::73:.

Ammaestrato da quanto visto ho, prima di tutto, allestito un alloggio di buone dimensioni (foto 1 & 2) operazione a seguito della quale ho compreso il poco/nullo "rispetto" del ragazzo nei confronti dell'ambiente che gli ho fatto trovare a disposizione (... ingrato!!!). Scac*zza in ogni dove e il pothos che ho inserito nella voliera ne soffre ... ad ogni modo, "deiezioni" che semina ovunque a parte, non mi pare che accusi più di tanto. Latra cosa cui dovrà abituarsi, ma non dispero, è la presenza umana, al momento basta che si materializzi un'ombra che inizia a "dare di matto", gli passerà ...

Seguono due immagini (3 & 4; viste le dimensioni, simili a quelle di un passero) non è facile "pescarlo" in natura (nello specifico la palude sotto casa) e le ultime lo riprendono nella mia, appunto, voliera (5, 6, 7).

Asiatici saluti
Francesco
 

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I pesci delle mie vasche asiatiche_7

Ciao,

Cerco di riprendere le fila del discorso, ritorno - brevemente - ai gobidi che sto allevando (ormai da quasi un anno) ... :104:.


Francesco

PS: i brevi comemnti sono in inglese. In questo momento mi "fa gioco" ... scusate!
 
Sa Pa, verso la Cina ...

Ciao,

... ma con giudizio! ... :104:.

Innanzi tutto cos’è (o meglio dov’è) Sa Pa? Sa Pa è una località del Vietnam a 42 km di distanza dal confine con la Cina con la quale c’è – in relazione alle minoranze etniche che popolano l’area - una certa osmosi attraverso i confini. Diciamo che, da una parte come dall’altra, c’è un certo fastidio nella “gestione” di dette minoranze da parte del potere centrale. Diciamo anche che, ad evitare di entrare in terreno minato, come preambolo è più che sufficiente e veniamo al “treno”. Finito il, breve, preambolo socio-politico … passo a raccontare (ecchissene direte voi …) come abbiamo passato alcuni giorni a Sa Pa in occasione della prima uscita che ci è stata concessa dalla pandemia che qui, ad essere sinceri, sinora ha picchiato molto adagio. Forse è merito del blocco – completo ed assoluto senza se e senza ma ne distinguo di alcun genere - delle frontiere aeree, navali e terrestri … ormai da settimane (mesi?) in VN non si entra e si esce con difficoltà (!!!).

Sa Pa è sovrastata dalla cima, quasi sempre avvolta nelle nubi, del Fan Si Pan (che con i suoi 3.143 metri) è considerato, un po', il “Tetto dell’Indocina”. Lassù, dove siamo saliti con una combinazione di ferrovia/cabinovia/teleferica è freddo (anche in questa stagione dove ad Hanoi si scoppia), d’inverno c’è neve a lungo e l’altezza si fa sentire (con problemi fisici vari che iniziano con la “fame d’aria” dovuta all'ossigeno molto più rarefatto che nel fondo valle ma possono andare ben oltre). Questa volta però, fortunatamente, ne ho risentito meno che sulle Ande (dove però eravamo ancora più in su).

Tutta la zona (la cittadina rutilante di luci e di chiasso) e la vallata molto più “discreta”) è conosciuta come … “Alpi Tonkinesi” (!!!), tutto sommato l'ambiente (tra vegetazione di montagna, cascate e ruscelli vari) un pò lo ricorda. I terrazzamenti che si vedono in foto sono risaie (verdi perchè il riso sta ancora crescendo)

E adesso ... parola alle immagini.


  • 01_ingresso dell'albergo
  • 02_Armadio delle sete
  • 03_Albergo, la piscina
  • 04_Albergo, il nostro alloggio
  • 05_Albergo, lavavetri funamboli
  • 06_Sa Pa by night
  • 07_Sa Pa by night
  • 08_Lavorazione artigianale dei coltelli
  • 09_Costumi delle minoranze etniche
  • 10_Costumi delle minoranze etniche
  • 11_Costumi delle minoranze etniche
  • 12_Caldarroste per tutti
  • 13_Stazione di Sa Pa, verso la vetta
  • 14_treno, verso la vetta
  • 15_verso la vetta
  • 16_verso la vetta
  • 17_verso la vetta
  • 18_Over the top
  • 19_Campana sacra
  • 20_Basta crederci …
  • 21_La nebbia regna
  • 22_Sa Pa Valley
  • 23_Sa Pa Valley
  • 24_Sa Pa Valley
  • 25_Sa Pa Valley
  • 26_Sa Pa Valley
  • 27_Sa Pa Valley
  • 28__Sa Pa Valley
  • 29_Segnale stradale atipico
  • 30_Silver Water Fall
  • 31_Silver Water Fall
  • 32_Silver Water Fall
  • 33_Silver Water Fall
  • 34_NON credo servano spiegazioni
  • 35_Non è foraggio per loro ...


Asiatici saluti
Francesco
 

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Chi era ...

Ciao,

... NO!!! Non il famoso Carneade ma il soggetto in foto (99). Ad una osservazione - quanto più possibile ravvicinata e sempre lasciandolo in aqua - sembrava un girino e le movenze, quando si è allontanato nuotando sembravano confermarlo, ma ...
... MA AVRA' AVUTO 10 CM DI TAGLIA!!! OhohOhohOhoh.

Francesco
 

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OK! Neiejte pesci, ne coccodrilli, esplorazioni o ...

Ciao,

... quel che volete ma due parole sulle minoranze etniche (e le problematiche collegate) mi sento di spenderle!

Le minoranze etniche sono in quest’area un problema (vero, non “virgolettato”!), concentrate lungo i confini fra Cina e VN ma anche con il Laos e Cambogia e sono il frutto della complessa storia di questa parte del mondo.

Sono, per dirla con un termine “suggestivo” i popoli/le nazionali/le etnie (a seconda dei casi) “senza terra”. Quei, sostanzialmente ed appunto, gruppi etnici “fagocitati” dalla storia. Si tratta di una realtà presente un po' ovunque nel mondo. Molte di loro, pur senza un particolare riferimento geografico che le colleghi, si riconoscono nell’UNPO (Unrepresented Nations and Peoples Organization) un’organizzazione trans-nazionale che cerca di salvaguardarne i diritti e rappresentarne le istanze. Con quali risultati non saprei dire.


Tali minoranze locali vivono, o sembrano vivere, per una infinità di cause (economiche, storiche, sociali, politiche) con relativo riferimento alla situazione generale del momento. Il VN ne riconosce, formalmente, 54 (la confinante Cina 56). Alcune di loro constano, per di più sulla
scorta di dati in alcuni casi ultradecennali, di sole centinaia – quando non decine – di unità. Sul loro futuro, come sulla loro consistenza al momento, credo sia lecito nutrire qualche perplessità.

In VN tali minoranze si concentrano in particolare nella zona degli altipiani, verso il confine con la Cina. Molte frequentano zone di problematica accessibilità circostanza che le ha protette ma, al tempo stesso, isolate dalle dinamiche sociali dell’area su cui insistono. Parlano, in alcuni, casi solo ed esclusivamente la loro lingua circostanza che non semplifica i contatti. Le minoranze etniche, oltre le dichiarazioni di maniera, sono per il “potere centrale” un problema (mi verrebbe da dire da risolvere in ogni modo). Alcune di esse scontano ancora oggi, secondo voci non ufficiali ma attendibili, il fatto di essersi schierate – a suo tempo guerra – sul fronte “sbagliato”. Per i vincitori, ancora oggi, si tratta di una colpa inescusabile.

Anche i rapporti con i turisti (o almeno con certi turisti) possono essere fonte di “frizioni”: questi gruppi vivono secondo stili di vita, tradizioni, abiti (indossati anche comunemente) differenti da quelli cui siamo abituati che possono risultare molto interessanti. Spesso, ad esempio, il colore dei copricapi individua degli ulteriori sottogruppi.
Ad esempio gli Hmong (eminentemente cino-vietnamiti) si suddividono i Hmong neri, rossi, bianchi, del “grande fiore”, del “piccolo fiore” ed altri ancora ...

Un approccio ad una simile realtà va gestito volendo essere “turisti responsabili” in maniera appunto … responsabile! Il colore dei loro abiti e copricapi si nota immediatamente ma non autorizza un continuo, invasivo, “bombardamento fotografico” nei loro confronti alla ricerca dello scatto perfetto da condividere, come trofeo, sul social forum di turno. La differenza fra il turismo etnico e lo zoo umano è minima quasi impercettibile, ma ...

Tali minoranze sono anche state spesso, consapevolmente o meno, coinvolte in eventi che sembrano essere “più grandi" di loro! I Dao (noti anche come Yao) si schierarono all’epoca del conflitto a fianco del Sud-Viet Nam e degli americani, vennero definiti - da questi ultini - una "efficient friendly force" (!!!). Tale scelta, alla fine delle operazioni belliche, richiese loro il pagamento di un pesante pedaggio. Molti di loro si spostarono muovere verso la vicina Thailandia. Inoltre essi si videro riconosciuto, dagli Stati Uniti, lo status di “rifugiati”.

Personalmente trovo, per finire, la zona degli altipiani (VN) molto intrigante, più delle lunghe spiagge sul Mar Cinese Meridionale violentate da una edilizia selvaggia a scopo turistico e seppellite sotto cumuli infiniti di plastica e rifiuti vari. Ho visitato brevissimamente le zone frequentate, tra l’altro da Hmong (la guida nell’occasione, faceva puntigliosamente notare come lui fosse un Hmong “nero”) e dai Dao (rossi).

Spero davvero di poter tornare, interessane potrebbe anche essere una visita durante la stagione fredda ma gli inverni, nella zona, possono anche risultare molto impegnativi: la cima più alta della zona eccede i 3,000 metri con quali “conseguenze” non è difficile immaginare.


Vi lascio con qualche immagine delle donne "Red-Dao". Asiatici saluti.
Francesco
 

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