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Ciao, si possono tenere in piccoli gruppi, quasi nulla l'aggressività tra conspecifici e nulla quella verso specie troppo grosse per essere predate.
È un predatore adatto alla vita in cattività, poiché non diventa enorme (in vasca raramente lo vedrai superare i 25cm) ed è inoltre abbinabile a molte specie, Loricaridi in primis.
Puoi sbizzarrirti con il layout, anche piantumando.
Il mio dopo pochi giorni mangiava cibo secco per carnivori (Tropical carnivore, gamberetti essiccati della SHG, per citarne alcuni).
La colorazione non è il suo forte, parlando dell' Hujeta, gli altri crescono troppo, per questo essendo poco appariscente ha veramente poco riscontro commerciale.
È a mio avviso un predatore interessante, purtroppo essendo da posta, è anche non molto attivo, di bello ha che è possibile abbinarlo a specie più grosse e pacifiche.
Una vasca di 120cm è il minimo sindacale per il mio modo di vedere.
Soffre un pó i nitrati ma piantumando ed eseguendo cambi costanti non ci sono problemi.
Coperchio tassativo, può saltare.
 
Ultima modifica:
Io ne ho uno da circa 10 anni, vive nella vasca Malawi, è lungo circa 20 cm, mangia i granuli, è un po' rompiscatole, i pesci nuovi cerca di mangiarseli anche se sono enormi, dopo un po' desiste, i pesci piccoli li preda implacabilmente, con quelli di fondo nessun problema, con gli scalari non saprei.
I l'ho preso tanti anni fa e conviveva a fatica con centramericani da cui le prendeva alla grande, con gli Haps di una certa dimensione nessun problema.

Miles
 
pensavo di inserirlo (1 o più esemplari) se li trovassi medio-piccoli in 120x80x50 con loricaridi e pterophyllum
ci starebbero?
 
Miles metteresti due foto del tuo? l'ho visto solo di striscio nella tua vasca Malawi 😉

Marcazzurro se i coinquilini sono più grossi degli Cteno non avrai problemi.
 
Io ho avuto un giovanissimo esemplare che mangiava i granuli a galla, mossi dalla mandata del filtro, era di bocca buona.
Dovrebbero abituarsi.
Il pesce è meglio crudo.
 
io all'inizio gli davo pezzi di pesce legato ad un filo e agitati davanti al muso. in pratica infilavo un filo nell'ago, poi infilavo il pezzo di pesce con l'ago e lo lasciavo appena infilato nel filo, non legato, così lo poteva strappare facilmente. Adesso mangia il secco, ma solo a galla.
 

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• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


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