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Perche e come cambiano il colore

jaloreef

Socio AIC
Non sapevo dove mettere questa discussione che non riguarda ne malattie ne alimentazione (credo) ma tutto sommato penso sia il luogo forse piu pertinente.
Dunque:
Specialmente nell''ambito degli haps ,come sappiamo, ci sono specie che mostrano e nascondono il pattern (cioè la colorazione di fondo(credo))con grande frequenza e rapidità (sto parlano soprattutto dei maschi ovviamente, ma non solo).
Sappiamo che è l'umore del pesce, legato alle situazioni che variano in vasca ma anche le condizioni esterne come illuminazione,movimenti nell'ambiente circostante ecc che determina il cambio della colorazione.
Quello che mi piacerebbe però sapere è il meccanismo anatomico che provoca questo cambio di colore.
Io suppongo ma parlo da assoluto ignorante, che sia il patrimonio genetico di ciascuna specie a determinare il colore di ogni singola squama e quindi l'aspetto di quello che noi chiamiamo patterne melanico.
Ma come avviene allora proprio fisicamente (o chimicamente?)il cambio del colore? cos'è che accende le squame di un colore diverso che ricopre quello sottostante?è una situazione paragonabile a quella di altri animali acquatici come polpi ,seppie oppure terrestri come i camaleonti?

Se ho detto un sacco di scemenze perdonatemi ma se qualcuno ha qualcosa da dire in proposito mi piacerebbe un sacco sapere!
 
Penso che una ricerca sulla voce "cromatofori" sia un buon posto da cui iniziare a chiarirsi le idee :104:
 
aspetto fiducioso; ho visto un po di roba sui cromatofori come suggerito da Enea ma la materia è vasta, ci vorrebbe qualcuno che sappia un po compendiare, insomma riassumere...:)
 

L'articolo è bello, ma non mi pare risponda alla curiosità (molto interessante) di Andrea.


Riguardo a ciò che determina la colorazione dei nostri pesci, vado a mooolto a memoria, ci sono vari aspetti che entrano in gioco contemporaneamente.
Fondamentale, come suggeriva Enea, è la presenza sulla cute delle cellule che contengono i pigmenti (cromatofori). I pigmenti possono essere di vario tipo e cioè di vario colore: nero (pattern melanico), giallo, rosso ecc ... e possono essere anche conformati in modo riflettere i raggi luminosi (è per questo che l'angolo di incidenza e l'intensità luminosa fanno variare tanto il colore del pesce ai nostri occhi!). I cromatofori poi hanno una forma irregolare, stellata, possedendo delle propaggini in cui può essere "iniettato" il pigmento oppure fatto ritirare, e quindi concentrato, nel "corpo" centrale della cellula. Questa variabilità della distribuzione del pigmento è strattamente collegato al sistema nervoso del pesce e quindi rapidamente influenzato dallo "stato d'animo" del pesce.
Vorrei sottolineare anche l'importanza del fenomeno della riflessione della luce dai cromatofori e, credo, dalle scaglie: questo determina in modo fondamentale il colore di certi pesci che, a seconda di come si muovono rispetto alla fonte luminosa, possono apparire di un colore piuttosto che di un altro. Lo stesso avviene a seconda dell'intensità della luce. Spesso diciamo che la luce del flash dà colori irreali e li falsa, ma in realtà direi che il colore è proprio quello che risulta nella foto con quella particolare luce, anche se è vero che il colore che vediamo di solito, con la luce "naturale", è diverso.
Quindi la quantità e la localizzazione dei cromatofori e la qualità dei pigmenti associata alla distribuzione di questo all'interno delle cellule determinano il colore che noi vediamo e le sue variazioni.
 
Grazie Marco, grazie Paolo, nella ricerca di documentazione mi sono imbattuto in questo articolo, che è breve ma mi sembra molto centrato anche se parla di pesci in generale mentre forse si potrebbe cercare qualcosa di piu sui ciclidi dei laghi africani che come sappiamo sono gli animali in cui l'evoluzione delle specie è estrememente accentuata e rapida.
Importante e sapere (specialmente per noi sempre ala ricerca della colorazione) che alcuni pigmenti non sono prodotti dalle cellule ma assunti tramite l'alimentazione.

http://colapesce.xoom.it/PescItalia/Anatomia/organidermici/cromatofori.htm
 
Ultima modifica:
R: Perche e come cambiano il colore

L'articolo è bello, ma non mi pare risponda alla curiosità (molto interessante) di Andrea.


Riguardo a ciò che determina la colorazione dei nostri pesci, vado a mooolto a memoria, ci sono vari aspetti che entrano in gioco contemporaneamente.
Fondamentale, come suggeriva Enea, è la presenza sulla cute delle cellule che contengono i pigmenti (cromatofori). I pigmenti possono essere di vario tipo e cioè di vario colore: nero (pattern melanico), giallo, rosso ecc ... e possono essere anche conformati in modo riflettere i raggi luminosi (è per questo che l'angolo di incidenza e l'intensità luminosa fanno variare tanto il colore del pesce ai nostri occhi!). I cromatofori poi hanno una forma irregolare, stellata, possedendo delle propaggini in cui può essere "iniettato" il pigmento oppure fatto ritirare, e quindi concentrato, nel "corpo" centrale della cellula. Questa variabilità della distribuzione del pigmento è strattamente collegato al sistema nervoso del pesce e quindi rapidamente influenzato dallo "stato d'animo" del pesce.
Vorrei sottolineare anche l'importanza del fenomeno della riflessione della luce dai cromatofori e, credo, dalle scaglie: questo determina in modo fondamentale il colore di certi pesci che, a seconda di come si muovono rispetto alla fonte luminosa, possono apparire di un colore piuttosto che di un altro. Lo stesso avviene a seconda dell'intensità della luce. Spesso diciamo che la luce del flash dà colori irreali e li falsa, ma in realtà direi che il colore è proprio quello che risulta nella foto con quella particolare luce, anche se è vero che il colore che vediamo di solito, con la luce "naturale", è diverso.
Quindi la quantità e la localizzazione dei cromatofori e la qualità dei pigmenti associata alla distribuzione di questo all'interno delle cellule determinano il colore che noi vediamo e le sue variazioni.

quanta scienza in aic.
...sto cercando di leggere e capire, ma dopo tre o quattro righe, mi perdo. non sono mai andato d'accordo con i termini scientifici. ma in questo caso capisco (almeno questo) che occorre scriverli.
troppo difficile per me. leggo cromatofori e li confondo con i semafori. scusatemi. io non ho le scaglie, ma mia moglie dice che quando mi arrabbio divento verde (vedi hulk). forse il principio è lo stesso. in tutti i casi é un argomento molto interessante e il dott. salvagiani sta spiegando sapientemente la metamorfosi dei nostri inquilini pinnuti. chapeau paolo!!!!!


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