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Triglachromis malato? help

Nene

Moderatore
Ciao a tutti,
purtroppo penso che la mia femmina di triglachromis abbia qualche problema di salute. All'inizio non me ne ero accorto perchè è sempre stato un pesce schivo abituato a passare le giornate nella suo antro buio tra le rocce ma è da un paio di giorni che usciva sempre meno.
In sostanza i sintomi:
1)difficoltà nel nuoto, sta quasi sempre appoggiata al fondo (come se avesse problemi alla vescica natatoria, non ci si appoggia piano come faceva prima ma a volte dà l'impressione di precipitare) movimenti a scatti
2)oggi mangia e sputa, fino a ieri mangiava
3)lieve gonfiore addominale? (pensavo si stesse preparando ad una nuova deposizione visto che nei giorni scorsi c'erano stati corteggiamenti)
4)feci flamentose... osservate stasera per la prima volta
5)respirazione rallentata, un pò diffcoltosa

Non capisco... fino a qualche giorno fa stava benone e non è passato molto tempo dalla riproduzione. La dieta è la solita e non ho cambiato. Cambi d'acqua come al solito. Il maschio sta bene così come i piccoli che stanno in un nido galleggiante nella stessa vasca.

Bloat anche in un pesce "mangia terra e schifezze" come il triglachromis?!
Oppure un qualche parassita? Magari dovuto al congelato che somministro saltuariamente(mai avuto problemi prima)?

I medicinali che ho in casa pronti all'uso sono Flagyl e blu di metilene. Posso comprare altro domani ma prima vorrei capire che è per non fare cose a caso.

Penso curerò tutto assieme senza spostare i piccoli ne il maschio.

Intanto stasera faccio un bel cambio d'acqua e aspetto consigli su come agire. Domani curo
 
Caspita mi spiace tantissimo!

dai sintomi che hai citato non mi viene altro da dire

Flagellosi intestinale:vermi intestinali"feci filamentose lunghe" o vermi branchiali"respirazione accelerata"

Ti elenco qui di seguito i sintomi dei flagellati:

pesci si isolano.
dimagrimento tale da far sembrare la testa più grande rispetto al corpo. In questo caso i parassiti “rubano” tutti gli elementi nutritivi ingeriti dal pesce.
ingrossamento dovuto a blocco intestinale, causato da eccessiva presenza di parassiti nell'addome.
feci bianche e mucillaginose.
inscurimento della livrea.
infezioni batteriche secondarie.

i trattamenti possono essere vari!
Metrodinazolo (Flagyl)
Medic 5 della AMTRA
Spirohexol della JBL
Sera Med Flagellol

poi se vuoi esser spiegato le dosi contattami pure
 
Grazie del sostegno Antonio. Se fossero flagellati intestinali saprei come trattare (dopo l'esperienza coi tropheus). Vermi branchiali... non ne sono così convinto anche perchè la respirazione sembra più lenta, non più veloce.

Stamattina comunque dopo il cambio d'acqua il pesce sembra un pò più attivo. Ancora non mangia e ho visto un'altra cacchina bianca. Però il sintomo più evidente sembra la difficoltà nel nuoto. Per rimanere sospeso in acqua continua a pinneggiare con le pettorali, fa brevi giri per la vasca e poi torna a posarsi sul fondo nella sua caverna buia. A dire la verità sembra un pò meno in difficoltà di ieri anche se non ho fatto proprio nulla a parte cambiar l'acqua. Comunque qualcosa ce l'ha. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi
 
Mi scuso per la prolungata assenza ma sono molto impegnato in questo periodo. Con dispiacere vi comunico che la triglachromis in questione è morta qualche giorno fa. Ha resistito al primo trattamento con fmc (per combattere l'ipotesi nematodi alle branchie) senza migliorare. Sono passato quindi ad una cura a base di flagyl anche questa senza risultati.

Davvero alla fine non ho capito cosa avesse anche perchè il maschio con cui condivide la vasca sembra ancora ad oggi (toccandoci) star bene. Sto però tentando di andare a fondo della questione per capire le cause del decesso. Mi dispiace un pò perchè era da diverso tempo che non mi moriva un pesce e la recente ripro proprio dei trigla mi aveva dato modo di sperare bene... così è la vita [xx(]
Quando (e se) scopro qualcosa di più vi faccio sapere.

P.S. ringrazio Antonio, Armando e Gianpiero per il loro supporto nel tentativo di curare il pesce
 
ma nooooooooooo.......

io ho seccato 4 uaru in compenso...

e l'unico maschio di guianacara senza nessun senso...

dai Enea tira su i piccoli...
 
Eccomi di ritorno. Analisi autoptiche eseguite sulla trigla.
Il problema pare sia derivato dal cattivo riassorbimento di alcune uova che non erano state espulse in fase di riproduzione. Alcune sono rimaste nel ventre del pesce e hanno iniziato il deterioramento che ha portato ad un immenso sforzo metabolico da parte del pesce nel tentativo di riassorbirle. Ciò ha causato il sovraccarico di un rene (trovato ipertrofico all'atto dell "apertura" del pesce) il cui stato era ormai compromesso e che, a causa dell'ipertrofia, schiacciava la vescica natatoria. Di qui i problemi al nuoto e al mantenimento di un assetto corretto osservati da me come "sintomi".
Le analisi non hanno inoltre ritrovato ulteriori cause di possibili patologie ne di carattere batterico ne di carattere parassitario.

Che dire... si vede che doveva finire così. Da un lato mi dispiace aver perso un pesce che mi aveva dato molte soddisfazioni e che penso avrei tenuto a lungo. Dall'altro comunque mi rincuora che non sia morto per miei "errori" di mantenimento (es. cibo, qualità acqua ecc).

Ad ogni modo anche da questa esperienza ho imparato qualcosa di nuovo. Quello che avevo dato per bloat (che vuol dire tutto e nente) o nematodi branchiali alla fine era tutt'altro. Per di più una cosa che non sapevo nemmeno potesse causare problemi di questa entità. A volte si dice "learn the hard way".

P.S. sto comunque tirando su una decina di piccoli, e preparerò un articolo per il bollettino di settembre su tutta l'esperienza coi trigla
 
Interessante, avendone la possibilità sarebbe da far sempre esaminare i pesci che muoiono per cause non chiare.....
Comunque, a proposito di uova, circa 3 mesi fa avevo perso una Tropheus con un uovo uscito per metà e che non riusciva ad espellere del tutto. In ogni caso da me la situazione era precipitata nel giro di un paio d'ore, senza nemmeno darmi il tempo di chiedere consiglio su come agire....il pesce, oltre a non riuscire a nuotare normalmente presentava respirazione accellerata e si "piantava" a testa in giù nelle fessure tra le rocce. Il resto della colonia (ma era scontato, conoscendoli [}:)][}:)]) non mostrava pietà per il suo stato.....
L'isolamento è servito solo a lasciarla morire in pace.
 
Interessante Armando anche la tua esperienza con la tropheus. Penso che il decesso in quel caso sia stato accelerato dalle botte che i simpatici coinquilini non mancano mai di dare a peswci indeboliti/in difficoltà.
L'agonia della mia trigla invece è durata più di due settimane, quasi tre.

@Matteo: il pesce l'ho fatto analizzare all'istituto zooprofilattico di brescia. Mi sono parsi molto professionali, disponibili e preparati (anche se hanno un centralino che ti rimbalza tra 27 interni diversi prima di arrivare dove vuoi tu [xx(]). Ho prima chiamato a brescia e preso accordi con uno dei dottori veterinari della diagnostica e poi sono andato allo zooprofillattico qui di pavia (sede staccata di quello di brescia), consegnato il pesce a loro che lo hanno trasportato fino a là in uno dei carichi di campioni che fanno una volta a settimana.
Il tutto è stato fortemente aiutato dall'intercessione di gianpiero (che ringrazio) che fa il veterinario e mi ha aiutato con le sue dritte.
 

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