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Apistogramma barlowi

MattiaP99

Utente
Ciao a tutti,
qiesta è la mia prima pubblicazione sul forum dopo essermi iscritto a gennaio di quest'anno.
Voglio parlarvi di una specie che sto allevando da circa due mesi ma che ho cercato a lungo. La specie in questione, come da titolo, è l'Apistogramma barlowi. Questo ciclide nano che appartiene al genere Apistogramma ha una peculiarità: è un incubatore orale facoltativo. Il barlowi è una delle poche specie del genere ad attuare questa strategia riproduttiva, di cui se non vado errato solo 2 sono state descritte e riconosciute (barlowi e megasema). In natura è diffuso negli affluenti del Rio delle Amazzoni, precisamente nel rio Ampiyacu, nel nord-est del Perù. Esistono due "popolazioni" differenti, la white e la red. Io sono entrato in possesso dei white, prescisamente di 2 maschi e 1 femmina di cattura, che dopo una settimana ho ridotto a 1/1 poichè il maschio più in forze ha preso il sopravvento sull'altro e lo stava puntando di continuo. In realtà ha riservato lo stesso trattamento anche alla femmina fin quando, tolto il secondo maschio e aggiunto nascondigli (foglie di magnolia e radici di mangrovia), ha smesso di tormentarla. La coppia è ospitata in una 65x40x45, con valori dell'acqua ancora un po' fuori dagli standard (pH 6,5 kh 4 gh 6 conducibiltà 200) ed una temperatura di 25° C, insieme a 5 Xipho variatus e 3 Corydoras pygmeus. La scelta degli Xipho è stata condizionata dal fatto che avrei voluto limitare l'aggressività del maschio "scaricandola" su di loro. Avrei messo dei caracidi ma avendo a disposizione solo questi mi sono accontentato. Con il passare del tempo ho notato che stanno però togliendo spazio alla coppia quindi provvederò nel sostituirli (o toglierli e basta) e appoggiarli in una vasca centro america che allestirò tra qualche mese. Un'altra difficoltà incontrata è stata l'alimentazione, in quanto accettavano inizialmente solo chironomus vivo o congelato. L'ho somministrato per circa 3 settimane fin quando l'ho alternato con del granulare fino, sia vegetale che proteico, riuscendo gradualmente a farglielo accettare. Ora alterno secco, vivo e congelato ed ho notato che si sono ripresi molto bene iniziando anche ad avere qualche approccio riproduttivo. Proprio in questo week-end ho notato che la femmina si era barricata in una delle due mezze noci di cocco a loro disposizione, otturando l'apertura principale. Osservandoli attentamente ho notato che uscisse di rado e quelle poche volte mostrava una tonalità gialla tipica delle femmine del genere in fase di riproduzione. Credo però che non si siano riprodotti ancora, ma che siano in corso dei timidi corteggiamenti; la femmina tende ad avvicinarsi al maschio ponendosi di fianco e chiudendo le pinne in maniera da sembrare quasi una "freccia". Provvederò in settimana ad effettuare un altro piccolo cambio con osmosi per limare i valori e stimolare la ripro. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi sia qui che sul gruppo Facebook, intanto allego foto degli esemplari e della vasca.
Maschio
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Femmina
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La vasca all'inizio
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La vasca oggi
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#vinciAIC_0321
 
Gran post. Ottimo! Tienici aggiornati. Vedo già un articolo per il bollettino che prende forma.
 
Grazie a tutti per gli apprezzamenti alla vasca! @_T_M_ Prometto che i platy spariranno a breve ahah vi terrò aggiornati. @livleo magari quando avrò occasione di osservare una riproduzione andata a buon fine e accresciuto gli avannotti sarò lieto di scriverlo, anzi un onore:giggle:
 

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Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


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