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Crenicichla hu

livleo

Presidente AIC
Membro dello Staff
Sto cercando di recuperare con la descrizione delle nuove specie del 2010 (quest'anno i ciclidi stanno andando alla grande). Questa volta è il turno di Crenicichla hu, una specie diffusa unicamente in un arroyo dell'Argentina. Secondo le parole di Enrico: praticamente una missioneira scura con la banda lacrimale delle scottii. Molto bella. Certo che questi "salami" che non sono altro delle Crenicichla stanno riservano molte sorprese.
Il pdf è liberamente scaricabile su Zootaxa. Ecco il link
http://www.mapress.com/zootaxa/2010/f/zt02537p046.pdf

Con questa siamo a quattordici specie descritte di Crenicichla solo per bacino del Parana!
Come al solito un mio breve commento sul blog:
http://mahengechromis.blogspot.com/2010/08/crenicichla-hu-una-nuova-crenicichla.html
 
è sicuramente interessante sapere di nuove descrizioni, però mi piacerebbe sapere quanti ciclidofili tengono le crenicicla.
quest'anno, come dici, ne hanno descritte una decina.
mi pare, che ci siano molti più appassionati dei laghi africani o americani, che aspettano le descrizioni di tantissime varietà.
evidentemente chi le descrive sicuramente ne avrà qualche varietà a casa.

grazie livio, sei indispensabile.

p.s. è vero che il paratype è diverso dall'holotipo. però nelle foto del file pdf, non ci azzeccano proprio.
 
Credo che di appassionati di Crenicichla ce ne siano molto pochi dato che questi "salami" richiedono vasche e pazienza non proprio alla portata di tutti.
Il problema che poni è interessante. Perché non vengono descritte le popolazioni di ciclidi africani? Tanto per deluderti subito fino ad ora quest'anno neppure una specie dei grandi laghi è stata descritta dato che le prossime che devo commentare sono due specie di Geophagus, due specie di Amphilophus ed una specie di Haplochromis. La tassonomia è una disciplina ormai in costante declino, pochi si applicano e le risorse in biologia ormai vanno principalmente al molecolare. La tassonomia inoltre richiede un sacco di lavoro: gli ittiologi al mondo che fanno questo lavoro non sono molti. Ultimamente quelli che producono sono interessati al settore neotropicale (Sud America: Kullander per esempio, ma non è il solo). Sui ciclidi del lago Tanganica sono in pochi a lavorare: il team giapponese, Snoeks (sono ormai un paio di anni che mi ha scritto che il lavoro di descrizione di Xenotilapia sunflower era pronto, aveva solo bisogno di un pochino di tempo per rivederlo e pubblicarlo) e Heinz Buscher. Per il Malawi è un pochino meglio perché ci sono gli americani che sono più attivi. Che dirti? Chi si applicasse per esempio alla sistematica dei Petrochromis avrebbe solo l'imbarazzo della scelta.


petrochromis ha scritto:

è sicuramente interessante sapere di nuove descrizioni, però mi piacerebbe sapere quanti ciclidofili tengono le crenicicla.
quest'anno, come dici, ne hanno descritte una decina.
mi pare, che ci siano molti più appassionati dei laghi africani o americani, che aspettano le descrizioni di tantissime varietà.
evidentemente chi le descrive sicuramente ne avrà qualche varietà a casa.

grazie livio, sei indispensabile.

p.s. è vero che il paratype è diverso dall'holotipo. però nelle foto del file pdf, non ci azzeccano proprio.
 

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• Raccogliendo Pelvicachromis kribensis di Michel Keijman e Uwe Werner
• La storia di Apistogramma nijsseni di Livio Leoni
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