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Laggiù nel Paese dei Ciclidi ...

Ciao,

Zimbabwe: con questa banconota si compra(va)no agevolmente due caffè!

Banconota Zimbabwe - SM.jpg

Sono gli effetti della cosiddetta "Cura Mugabe". Robert Mugabe fu a capo di uno dei movimenti di guerriglia che rovesciarono (con i supporto di alcuni dei paesi dell'allora "blocco sovietico" e, più di tutti, la Cina) il regime segregazionista della (allora) Rhodesia.

Dapprima fu 1° ministro (1980-1987) poi presidente della repubblica (1987-2017), infine fu messo nelle condizioni di andarsene/fu cacciato (senza sottilizzare sulla dinamica di tale cacciata).

Dietro di se ha lasciato un paese alla "canna del gas". Quando - anni fa - lo visitammo una volta arrivati da Harare (la capitale, ex Salisbury) chiedemmo al nostro interlocutore locale dove poter fare cambio. La risposta fu una contro-domanda!!!

1) La guida: "Avete dollari o euro?"
2) Noi: "Euro"
3) La guida: "Dollari sarebbe stato meglio ma vanno bene anche gli euro, la moneta locale - formalmente in uso!!! - potete comprarla, volendo, al mercatino delle pulci".

Saluti valutari.
Francesco
 
Ciao,

È il problema di (buona parte) Africa ed Asia.

Con la fine del colonialismo le, appunto, ex-colonie sono si divenute libere ma senza una "classe politica" che avesse esperienza di gestione della "cosa pubblica" e dell'economia.

Tutto era free, inteso come da costruire ...

I più in gamba/forti/furbi hanno occupato tutti gli spazi (spesso con "l'appoggio esterno" dei paesi ex-colonialisti) e per la maggior parte delle persone è cambiato solo chi fosse al comando (con tutti gli annessi e connessi) ...

Mia esperienza personale, qui: si, va bene c'era l'apartheid terribile, ne convengo ... ma almeno anche noi avevamo da mangiare ...

Un simile affermazione, per me, è stata un shock! Ma mi ha rammentato come sia necessario saper guardare da differenti angolazioni.

Francesco
 
Ciao,

Un'altra "pillola" dal bush. Sto prendendo - piano piano - conoscenza delle leggende che vi corrono da tempo immmorabile.

Perchè gli ippopotami non mangiano pesce.

Il Creatore era impegnato – agli albori del tempo – ad assegnare ad ogni animale il suo posto nel mondo quando gli ippopotami presero a chiedere a gran voce di poter restare in quell’acqua che tanto amavano.

Il Creatore era perplesso nel concedere loro questa opportunità: le loro bocche erano così larghe, i loro denti così lunghi ed aguzzi, la loro taglia – ed il loro appetito – così esagerati …

Avrebbero mangiato, senza meno, tutti i pesci. Inoltre il posto in acqua era già stato assegnato ai coccodrilli. Era impensabile che due specie di animali così grandi e voraci abitassero lo stesso ambiente.

Quindi la richiesta degli ippopotami venne rifiutata e venne loro detto che avrebbero dovuto vivere nelle pianure. A questa notizia gli ippopotami iniziarono a piangere e lamentarsi rumorosamente. Alla fine il Creatore dette loro ascolto ma fece promettere che, se avessero vissuto nei fiumi, non avrebbero toccato neppure un solo pesce. Avrebbero dovuto, invece, mangiare l'erba delle pianure cui sarebbero stati destinati. Gli ippopotami promisero solennemente e corsero subito al fiume.

Tutt’oggi gli ippopotami “la fanno” in acqua in modo che il Creatore possa verificare che non ci siano spine di pesce e – al tempo stesso – è possibile sentirli ridere per la soddisfazione di potere vivere nel fiume.

Francesco

P.S.: in realtà quando ti muovi, di notte, nelle foreste e lungo i fiumi il loro verso (che effettivamente rammenta una risata) è un invito perentorio a muoversi con circospezione e prestare attenzione. In Africa gli ippopotami uccidono più dei leoni..
 
Ciao,

Ciao,

Succede che una sara torni, bel bello, a casa e trovi ....

Esplosione vasca1.jpg

... trecento litri d'acqua sul pavimento e pesci - per fortuna pochi - asserragliati in un angolo dove alcuni centimetri di acqua sono rimasti.

A mio modo di vedere (e di quello del pusher cui mi sono rivolto) la vasca ha subito un colpo (forte) dall'estrano, le scheggiature sembrano confermarlo. Ma in casa c'era solo il nostro gatto ... E ALLORA?!?!?!

Sia come sia ... la storia dice che una vasca che era nata (produzione) in Cina, era stata comprata in Costa d'Avorio e aveva viaggiato sino in Viet Na e poi a Roma ... è venuta a morire in Sud Africa!!!

Insomma è finita (in attesa dello smaltimento finale) così:



Esplosione vasca2.jpg Esplosione vasca3.jpg

... SIC TRANSIT GLORIA MUNDI.

Francesco

PS: mi sto ingegnando per la sostituzione.
 
Ciao ,

Non so, la vasca aveva una decina di anni e, di sicuro, tutti gli sballottamenti che ha subito non la hanno aiutata.

Ciò che non comprendo è il tipo di rottura: sembra, ed il pusher con cui sto trattando la sostituzione lo conferma, un colpo/urto dall'esterno. Ma quando è accaduto a casa c'era solo il gatto ... improbabile il colpevole sia lui!!! Quindi?!?!?!

Brancolo nel buio.

Incerti saluti.
Francesco
 
L'UCCELLO GRIGIO CHE VA VIA.

Crinifer concolor, noto anche come Lourie grigio o Kwêvoël (gergalmente è noto come "Grey Go-Away Bird) è presente, e comune, nei boschi aperti aridi a umidi e nella savana spinosa, specialmente vicino alle acque superficiali. Soprattutto quando disturbati, rendono nota la loro presenza con i loro caratteristici richiami "kweh" o "go-way", con l'ultima sillaba che presenta un tipico trascinamento discendente.

Sono riconosciute quattro sottospecie:
  • C. c. molybdophanes (Clancey, 1964) – presente nel nord-est dell'Angola, sud della Tanzania, nord del Malawi e del Mozambico.
  • C. c. concolor pallidiceps (Neumann, 1899) – presente dall'Angola occidentale alla Namibia centrale.
  • C. c. concolor bechuanae (Roberts, 1932) – presente in Angola meridionale, Namibia nord-orientale, Zimbabwe e Sudafrica settentrionale.
  • C. c. concolor concolor (Smith, A, 1833) – presente nel Malawi meridionale, Mozambico centrale sino al Sudafrica orientale.
Occupa qualsiasi bosco di savana (da arido a umido) relativamente aperto, specialmente dove sono presenti alberi di acacia. Frequenta i margini dei boschi di miombo e si trovano comunemente lungo i corsi d'acqua, nelle foreste riparie secche e nei boschi alluvionali di acacia. La sua dieta è costituita principalmente da frutta, fiori (che erano soliti mangiare nel nostro giardino di Abidjan), boccioli, foglie, termiti e lumache.

DSC_0025.JPG

Un pò (troppo) lontano ... ma è lui|||

Sebbene il loro volo sia piuttosto lento e faticoso possono coprire lunghe distanze, anche se non completamente a “carattere migratorio”.

Gli adulti allevano insieme i nuovi nati. I pulli sono ricoperti di densa peluria brunastra e vengono nutriti con cibo rigurgitato dai genitori. La stagione riproduttiva è multiforme andando da luglio ad agosto in Angola, da aprile a novembre in Malawi, da agosto a settembre in Zambia, da settembre ad aprile in Namibia, e tutti i mesi in Zimbabwe e Sud Africa.

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Con un 400 mm (le due foto sopra) ci si vede un pò meglio ... :104:.

Stranezze comportamentali

Il “Grey Lourie” ha uno strano comportamento cui deve soprannome di “Go away bird” (uccello che va via): quando è in allarme emette un lungo richiamo nasale che suona – con un po' di fantasia … - come "go waaaay" mentre scuote la coda. Questo comportamento svela i movimenti di predatori (e possibili cacciatori) che cercano di avvicinarsi. Sembra che, curiosamente, il loro richiamo sia recepito anche da alcuni mammiferei che, quindi, reagiscono allontanandosi rapidamente.

Ornitologici saluti.
Francesco
 
Ciao,

Il Miombo?!?!?! Già, ma che cos’è il … MIOMBO?

Il Miombo è un bioma tropicale e subtropicale di praterie, savane e arbusteti situato nell'Africa tropicale centrale e meridionale, per una superficie complessiva di quasi 2 milioni di KM2. Comprende tre ecoregioni di savana boschiva e ha una gamma di climi che vanno dall'umido al semi-arido, dal tropicale al subtropicale o addirittura temperato.

Il Miombo (e le sue foreste, definibili più grossolanamente come boscose/arboricole) occupa tutta l'Africa centro-meridionale, dall'Angola a ovest alla Tanzania a est, comprendendo parti della Repubblica Democratica del Congo, del Malawi, del Mozambico, dello Zambia e dello Zimbabwe.

Il Miombo (il bioma) prende il nome dal Miombo (plurale, singolare muombo) ovvero la parola (in lingua Bemba) che indica una specie arborea, molto comune nell’area, la Brachystegia sp. Altre lingue bantu della regione, come lo swahili e lo shona, lo indicano con termini strettamente correlati (se non identici), in swahili il termine è Miyombo (singolare Myombo). Più in generale il Miombo è dominato dalle piante della sottofamiglia Detarioideae, in particolare Brachystegia (appunto il Miombo), Julbernardia e Isoberlinia. Tutte si trovano raramente al di fuori di tale area.

I boschi di Miombo possono essere classificati come secchi o umidi in base alla quantità e alla distribuzione annua delle precipitazioni.

I boschi secchi si trovano in quelle aree che ricevono meno di 1.000 mm di pioggia annua, principalmente in Zimbabwe, Tanzania centrale, Mozambico orientale e meridionale, Malawi e Zambia meridionale. I boschi umidi sono quelli che ricevono più di 1000 mm di pioggia all'anno, situati principalmente nello Zambia settentrionale, nell'Angola orientale, nel Malawi centrale e nella Tanzania occidentale. Il Miombo umido ha generalmente ha una maggiore copertura arborea) e una maggiore diversità di specie rispetto al Miombo secco.


LE ECOREGIONI DEL MIOMBO.

Attualmente sono riconosciute tre ecoregioni.

  • Boschi umidi di Miombo angolani, appunto in Angola.
  • Boschi umidi di Miombo della regione nota come “Zambesia centrale”: Angola, Burundi, Repubblica Democratica del Congo, Malawi, Tanzania e Zambia.
  • Boschi secchi di Miombo: Angola sud-orientale, Malawi, Mozambico, Tanzania centrale e meridionale, Zambia e Zimbabwe. Tale ecoregione comprende i dei boschi secchi del Miombo orientale come pure quelle del Miombo meridionale.
FLORA E FAUNA

Nonostante il terreno relativamente povero di sostanze nutritive, la lunga stagione secca e le scarse precipitazioni in alcune aree, il bosco ospita molte specie, tra cui diverse specie di uccelli endemici. L'albero predominante è,appunto, il Miombo (Brachystegia spp.) che fornisce anche cibo e riparo a mammiferi come, tra gli altri, l'elefante africano (Loxodonta africana) quasi il 50% della popolazione attualmente esistente vive nel Miombo. Si possono segnalare il licaone (Lycaon pictus), l'antilope nera (Hippotragus niger) e l'alcelafo del Lichtenstein (Sigmoceros lichtensteinii).

POPOLAZIONE

I boschi di Miombo sono importanti per il sostentamento di molte popolazioni rurali che contano sulle risorse disponibili del bosco. L'ampia varietà di specie presenti fornisce prodotti non legnosi come frutta, miele, foraggio per il bestiame e legna da ardere. A fruirne sono i popoli (di etnia bantu) Bemba, Lozi, Luvale, Shona e Luba.

Botanico-antropologici saluti.
Francesco
 
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