Carissimo Gioacchino,
questa volta ti rispondo io visto che mi sento chiamato in causa per la lunga esperienza che ho fatto in passato con questo strordinario Genere.
Innanzi tutto sei proprio sicuro che quelli che hai visto in giro fossero dei
platostomus e non degli
oculatus? La domanda è legittima perchè i pesci che si sono visti in giro in italia in questi ultimi anni ed acquistati da vari negozianti presso un noto grossista di Bologna erano quasi tutti "figli miei", frutto di un paio di riproduzioni che ho effettuato ed erano appunto degli
oculatus, non facilissimi da distinguere in fase giovanile da
platostomus.
Anche quelli che avrai visto sicuramente a Calci da Roberto Barbuti sono i miei!.
Comunque aldilà delle disquisizioni sulla specie, ti confermo che sono pesci interessantissimi per la loro arcaicità (sono rimasti immutati da oltre 200 milioni di anni!).
Se ti interessa ti giro un articolo che scrissi alcuni anni fa per la rivista Aquarium.
Il loro allevamento in acquario non presenta problemi ... se non di spazio, direi che con meno di 500 litri è megli neanche cominciare, anche con una specie "piccola" come
oculatus.
C'è da dire che non avendo bisogno di riscaldare l'acqua ed essendo resistentissimi la crescita è lenta e ... ti stufi prima che siano diventati troppo grandi. Quelli che avevo io, in una vasca da 170 cm e 700 litri, avevano più di quindici anni ed il più grande superava di poco i 60 cm, misura che però in uno stagno all'aperto raggiungono in due anni....
Sono pesci con poche esigenze: niente riscaldamento, con un mese di digiuno neanche lo sentono e NON dimagriscono, non si ammalano MAI, con un pò di pazienza si abituano a mangiare pesci morti, molluschi e gamberetti e cominciando da giovani anche pellets galleggianti, ma inizialmente ci vogliono pesci vivi!!!!!!
Non hanno problemi di qualità dell'acqua e respirano anche ossigeno atmosferico... quindi sono pesci indistruttibili.
Ti potrei raccontare molti aneddoti sulla loro resistenza, ma te ne cito due.
Una volta dimenticai un giovane in una vasca all'aperto... digiunò completamente da settembre a maggio e superò temperature di 3 °C...se questa non è resistenza.... un'altra volta una femmina mi saltò fuori dall'acquario e rimase sul pavimento per quasi 24 ore, la ritrovai "asciutta" ma ancora viva, grazie alla doppia respirazione, anche se malconcia. Rianimata, si è riprodotta dopo 15 giorni!!!!
Potrei continuare con molte storie ma occuperei troppo spazio, l'unica cosa che posso però dirti è che alla lunga risultano pesci molto statici, la riproduzione si deve efettuare all'aperto in stagno, e quindi in acquario, soprattutto per noi ciclidofili che siamo affascinati dall'etologia dei pesci, risultano un pò noiosi.
Per questo dopo molti anni li ho abbandonati.
Ti aggiungo una foto di un avannotto di 5 cm (un mese di vita!!!!) e di un giovanile nell'acquario di Calci.
Altre non ne ho!
ciao
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