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Presenza PFAS

Strano

Utente
Buongiorno,
scrivo in questo forum, anche se non sono sicuro al 100% dell'attinenza, infatti chiedo informazioni non su una malattia specifica ma su una situazione che sta accadendo nella mia zona:
da circa 6 mesi ho avviato una piccolo acquario Tanganica. Mi hanno detto e i test mensili me lo confermano, che i valori dell'acqua di rubinetto come PH, KH e GH è adatta ai pesci che possiedo (lasciando stare Nitriti e Nitrati).
Purtroppo abito in una zona che ha la falda e l'acqua del rubinetto con i valori dei PFAS elevati. Quando nel mio comune hanno cominciato a fare le analisi ai minorenni, mi sono domandato cosa comporta ai pesci?
Qualcuno sà darmi delle indicazioni?

Grazie.
 
Ciao,
periodicamente sento parlare di queste sostanze inquinanti rilevate in veneto ed in altre parti d'italia, d'europa e nel mondo (sono tutti "regali" dell'industria...).
Rispondere alla tua domanda non è semplice; a dosi sperimentali note si conoscono gli effetti sulla fauna ittica (interferenza con il sistema nervoso, apparato riproduttivo.....fino alla morte).
Il problema è che non sai con certezza la concentrazione nell'acqua di rubinetto (forse, si spera, il processo di potabilizzazione dovrebbe diminuire o azzerare la concentrazione dei pfas), di conseguenza nemmeno il tempo di esposizione ai pesci ospiti in vasca (se tra un cambio d'acqua e l'altro le concentrazioni fluttuano, varia anche il tempo di esposizione ad una determinata concentrazione).
Non conosciamo nemmeno le interazioni e le modifiche che gli pfas possono subire in acquario (possono venir adsorbiti dal filtro biologico, accumularsi nel sedimento/sabbia, trasformarsi in altri composti meno o più tossici in base allo spettro luminoso che li colpisce....).
La tossicologia in ambiente acquatico è un insieme di interazioni difficili da districare.
Il mio consiglio è di campionare con cadenza costante (1 volta a settimana) l'acqua di rete e farla analizzare da un laboratorio privato serio....Questo per avere un'indicazione della concentrazione di pfas in un lasso di tempo di 40-60 gg.
In parallelo potresti testare la tossicità dell'acqua con delle colture di dafnia magna (servirebbero i ceppi di laboratorio standardizzati, ma per avere un'indicazione di massima possono andare anche le colture domestiche). Ricordo che la dafnia magna è un buon bioindicatore sulla presenza di sostanze xenobiotiche presenti nell'acqua dall'allevamento....
Una volta appurato la reale presenza costante di tali sostanze, si potrebbero valutare ipotesi d'intervento specifiche....
 
Ciao,
periodicamente sento parlare di queste sostanze inquinanti rilevate in veneto ed in altre parti d'italia, d'europa e nel mondo (sono tutti "regali" dell'industria...).
Rispondere alla tua domanda non è semplice; a dosi sperimentali note si conoscono gli effetti sulla fauna ittica (interferenza con il sistema nervoso, apparato riproduttivo.....fino alla morte).
Il problema è che non sai con certezza la concentrazione nell'acqua di rubinetto (forse, si spera, il processo di potabilizzazione dovrebbe diminuire o azzerare la concentrazione dei pfas), di conseguenza nemmeno il tempo di esposizione ai pesci ospiti in vasca (se tra un cambio d'acqua e l'altro le concentrazioni fluttuano, varia anche il tempo di esposizione ad una determinata concentrazione).
Non conosciamo nemmeno le interazioni e le modifiche che gli pfas possono subire in acquario (possono venir adsorbiti dal filtro biologico, accumularsi nel sedimento/sabbia, trasformarsi in altri composti meno o più tossici in base allo spettro luminoso che li colpisce....).
La tossicologia in ambiente acquatico è un insieme di interazioni difficili da districare.
Il mio consiglio è di campionare con cadenza costante (1 volta a settimana) l'acqua di rete e farla analizzare da un laboratorio privato serio....Questo per avere un'indicazione della concentrazione di pfas in un lasso di tempo di 40-60 gg.
In parallelo potresti testare la tossicità dell'acqua con delle colture di dafnia magna (servirebbero i ceppi di laboratorio standardizzati, ma per avere un'indicazione di massima possono andare anche le colture domestiche). Ricordo che la dafnia magna è un buon bioindicatore sulla presenza di sostanze xenobiotiche presenti nell'acqua dall'allevamento....
Una volta appurato la reale presenza costante di tali sostanze, si potrebbero valutare ipotesi d'intervento specifiche....

Molto interessante... (una volta tanto hai gettato la maschera del cazzaro, eh! :104:
 

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Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


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