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help albus kande in difficoltà

Per quanto riguarda il bloat veramente ho letto di tutto e di più nel senso che c'è chi parla di blocco intestinale, e la causa dovrebbero esser i flagellati, in genere lo stress abbassa le difese immunitarie e succede che il pesce mostra vari sintomi che possono anche essere diversi a cuasa dello scatenarsi concomitante di attacchi di batterii anche molto diversi e quindi sintomatologie diverse. Francamente anche io vorrei capirci qualcosa di più. Ci vorrebbe un bell'articolo o conferenza sull'argomento.
Su questo argomento la maggior parte di noi hanno conoscenze genereriche che sarebbe meglio approfondire.

E' vero quello che dice Roberto, a proposito delle lesioni agli organi interni ma non sappiamo se siano dovute ai medicinali o anche alla malattia stessa che anche se regredita ha comunque già operato dei danni agli organi, oppure magari sono vere tutte e due le ragioni.
 
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il fatto che si gonfi il ventre dovrebbe gia essere indicativo e restringere un po il campo di indagine, credo; comunque si dovrebbero trovare in rete studi sulle malattie dei pesci che si manifestano con questi sintomi.E' curioso, credo, come si tenti dicurare i pesci con medicinali che si usano per gli umani,voglio dire che nel campo dei mangimi per esempio esiste una vastissima ricerca ed offerta di prodotti mentre per i prodotti per la cura delle malattie c'è molta meno offerta, almeno per quel poco che ne so io.
 
il fatto che si gonfi il ventre dovrebbe gia essere indicativo e restringere un po il campo di indagine, credo; comunque si dovrebbero trovare in rete studi sulle malattie dei pesci che si manifestano con questi sintomi.E' curioso, credo, come si tenti dicurare i pesci con medicinali che si usano per gli umani,voglio dire che nel campo dei mangimi per esempio esiste una vastissima ricerca ed offerta di prodotti mentre per i prodotti per la cura delle malattie c'è molta meno offerta, almeno per quel poco che ne so io.
Probabilmente c'è dietro solo una ragione commerciale, i mangimi vengono usati sempre da chi possiede pesci e quindi c'è uno smercio maggiore, i medicinali specifici solo sporadicamente e questo, credo, determini un minore interesse nei riguardi della ricerca sponsorizzata dalle ditte. Però c'è anche da dire che fino a quando non è cambiata la legilslazione in merito ai medicinali per uso acquariofilo si trovavano anche alcuni rimedi specifici che ora non si trovano più in commercio. Per quanto riguarda il flagyl penso che, quando si tratta veramente di flagellati il principio attivo (metronidazolo) sia utile indifferentemente sia in ambito umano che ittico perché il problema è lo stesso, cambiano solo le dosi ovviamente.
 
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cambiano solo le dosi ovviamente.

può anche essere .... ma chi le conosce veramente le dosi ?

noi mettiamo in 20 litri d'acua una pastiglia sciolta per curare un pesce che pesa poche decine di grammi
la stessa pastiglia la ingerisce una donna che pesa 60 kg
come ne esce il fegato del pesce ?

vorrei avere una casistica affidadile sulla vita dei pesci curati con farmaci ad uso umano
cuanto sono campati dopo la cura ?
si sono piu riprodotti ?
e i piccoli nati erano sani o malformati ?
 
può anche essere .... ma chi le conosce veramente le dosi ?

noi mettiamo in 20 litri d'acua una pastiglia sciolta per curare un pesce che pesa poche decine di grammi
la stessa pastiglia la ingerisce una donna che pesa 60 kg
come ne esce il fegato del pesce ?

vorrei avere una casistica affidadile sulla vita dei pesci curati con farmaci ad uso umano
cuanto sono campati dopo la cura ?
si sono piu riprodotti ?
e i piccoli nati erano sani o malformati ?


Si è chiaro che la ricerca o una statistica potrebbe rispondere al problema dosaggio, d'altronde io credo che di fronte a un caso d'emergenza, non conoscendo altro che il consueto trattamento con le dosi consigliate in base a esperienze che ci tramandiamo tra noi, preferiamo comunque intervenire, come dicevo prima, qualche conoscenza in più non ci farebbe male anzi. A parte che la pasticca disciolta in acqua non è come una pasticca ingerita, l'assorbimento del principio attivo è minore sicuramente. Le stesse domande tue, Robi, penso che ce le poniamo in molti.
 
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Anche la mia coppia presa a Pisa lo scorso anno da Fabio ha avuto vita breve...La femmina è morta dopo un paio di settimane o poco più, senza manifestare sintomi evidenti, almeno per quel poco che riesco a capire, mentre il maschio non ha avuto problemi fino a quando non ha mostrato un rigonfiamento interno a fianco dell'ano, lateralmente, molto pronunciato, senza però dare problemi al pesce che mangiava e si comportava normalmente, corteggiando assiduamente femmine di altre specie...Questo "bozzo" si è mostrato per qualche giorno per poi quasi scomparire del tutto, poi improvvisamente è tornato evidente e di li a 3-4gg. il soggetto è morto, smagrendo rapidamente..Io ho pensato ad un tumore..
In settembre a Faenza ho avuto in regalo da Fabio 3 minuscoli avannotti, visto che si tratta di una specie che mi piacerebbe allevare,e tuttora stanno crescendo in una vasca da 100x40x40 insieme ad altri haps..
Vorrei aggiungere i miei esemplari sono Let. albus kande blue fin..
 
i miei adulti sono sempre stati bene ma ho avuto dei problemi con le nascite
la prima "covata" andò bene , li tirai su per un po di mesi poi li diedi via
da li in poi fu il disastro , non sono piu riuscito a salvare una covata , strippavo e a poco a poco mi morivano tutti
nel giro di un mese non ne restava nemmeno uno

non ho mai saputo il perchè ma penso che la sfiga c'ha messo del suo
un giorno mentre pulivo la vasca una femmina rilasciò una nuvola di piccoli davanti ai miei occhi
naturalmente tutti i pesci si avventarono sull'inaspettato pasto .... con una restinata al volo riuscii a pescarne tre
cuei tre sono cresciuti benissimo , senza problemi e circa un mese fa li ho ceduti all'amico marvin

ora comuncue la sfiga pare avermi dato una tregua
l'ultima covata strippata sta crescendo senza perdite , li ho già tolti dalla nursey e passati nel 50 cm d'accrescimento
e stanno benone
 
Quando muoiono cosi piccoli è difficile capire perche, tempo fa di un gruppetto di 7 giovani hueseri solo 2 mi sono sopravvissute, ogni giorno ne moriva uno.
lo stesso con una covata recente d mamelela, tutti morti, senza poter fare niente.
Con gli adulti si puo tentare di salvarli ma stavolta non ho avuto occhio nel riconoscere subito il problema, poi è stato troppo tardi.
 
Un po' di tempo fà avevo due covate coetaneeche avevo salvato da femmine nelle mie vasche di astatotilapia calliptera e protomelas taeniolatus namalenje, delle prime non ne ho perso quasi nessuno dei secondi mi è rimasto un gruppetto di tre piccoli che poi si è rivelato essere un trio ora stanno benissimo e io maschio sarà sui 7 cm già bello colorato.
 
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Con gli adulti si puo tentare di salvarli ma stavolta non ho avuto occhio nel riconoscere subito il problema

non credo che sia stata una tua svista , a volte capita che la malattia abbia un decorso fulminante
alla sera spegni che i pesci stanno tutti bene , al mattino ne vedi uno con panza e occhi gonfi , a mezzogiorno è a galla
 
Ho avuto un problema simile con le prime covate di buccochromis nototaenia,cominciavano a morire e nel giro di una settimana-dieci giorni li avevo persi tutti...logicamente quando sono piccoli e' praticamente impossibile capire il problema, quindi si cerca di agire per esclusione....Controllati i vaori dell'acqua,la temperatura, la terza opzione e' l'alimentazione...Nel caso dei Bucco mi sono reso conto che dare un'alimentazione iperproteica(nei primi 2-3 mesi di vita) era letale...ho cominciato a nutrirli con cibi poco proteici(spesso vegetali) e(mooolto) gradatamente sono passato a qualcosa di piu' proteico fino ad arrivare verso il terzo mese compiuto a cibarli normalmente....Da quel momento niente piu' perdite e accrescimento costante(per la verita' non velocissimo)...
 
angelo cuesta tua esperienza è interessantissima , non ci avevo mai pensato
cioè avevo anch'io avuto un sospetto sul cibo andando per esclusione , ma avevo pensato al contrario
che magari la dieta fosse poco proteica
se mi capitano altre nidiate divvicili proverò ad andarci piu leggero usando piu spirulina e meno "rosso"

(per la verita' non velocissimo)...

anche cuesto è un problema
spesso si pretende di farli crescere il piu velocemente possibile
 
angelo cuesta tua esperienza è interessantissima , non ci avevo mai pensato
cioè avevo anch'io avuto un sospetto sul cibo andando per esclusione , ma avevo pensato al contrario
che magari la dieta fosse poco proteica
se mi capitano altre nidiate divvicili proverò ad andarci piu leggero usando piu spirulina e meno "rosso"



anche cuesto è un problema
spesso si pretende di farli crescere il piu velocemente possibile

Posso testimoniare quello che afferma Angelo, infatti un periodo che ci siamo divisi un po' di avannotti in varie persone della nostra zona, regolarmente li perdevamo tutti, questo fino a che poi Angelo non ha trovato questo metodo.
 
Ho avuto un problema simile con le prime covate di buccochromis nototaenia,cominciavano a morire e nel giro di una settimana-dieci giorni li avevo persi tutti...logicamente quando sono piccoli e' praticamente impossibile capire il problema, quindi si cerca di agire per esclusione....Controllati i vaori dell'acqua,la temperatura, la terza opzione e' l'alimentazione...Nel caso dei Bucco mi sono reso conto che dare un'alimentazione iperproteica(nei primi 2-3 mesi di vita) era letale...ho cominciato a nutrirli con cibi poco proteici(spesso vegetali) e(mooolto) gradatamente sono passato a qualcosa di piu' proteico fino ad arrivare verso il terzo mese compiuto a cibarli normalmente....Da quel momento niente piu' perdite e accrescimento costante(per la verita' non velocissimo)...

Interessante! pensi che anche in natura questo rifletta il modo di alimentarsi dei piccoli di specie "predatori"? magari finchè son piccoli non riescono poi a predare così tanto e quindi ripiegano su una dieta meno proteica?
 
Mah...Mauro Natali mi spiegava che in natura (in determinate specie) succede il contrario,cioe' proteico da piccoli, vegetale o comunque"blando" da grandi...Non so' se i Bucco possano avere un percorso inverso,come dice Enea l'impossibilita' di predare in tenera eta' potrebbe avere il suo peso questo spiegherebbe il loro comportamento alimentare!!!Io sono andato "scientificamente"a tentativi finche' non ho trovato il giusto equilibrio!!!!
 
incredibile, un'ora fa postando un sasso ho visto una piccola ombra bianca spostarsi qua e la.Ho realizzato subito che si trattava di un piccolo albus kande, la femmina era arrivata a fine incubazione.Cosi ho allestito la vaschetta-parto in fretta e furia e poi ho catturato la femmina (solito lavoraccio ma andava fatto), appena messa nella vaschetta ha rilasciato ipiccoli.Sono davvero piccoli non piu di 12 ma sembrano vivaci.Speriamo di riuscire a salvarne qualcuno.
eccoli qua: PICCOLI 8-7-012.jpg

questo riapaga un po l'amarezza della perdita del maschio.
 
La mia esperienza, dopo gli Albus,continua con i Licnho...Presi 5 piccoli (ma veramente piccoli, di cui 1 era dato per spacciato)a Faenza sono cresciuti bene raggiungendo la taglia di 5-7cmsenza problemi, alimentati con un mangime specifico per piccoli (ora non ricordo il nome, dovrei scendere di sotto ma sto per andare a letto:smile_36_2_63:) e quindi spostati in una vasca da 1 mt.Da circa un mese dò loro del proteico in scaglie, ma proprio in questi giorni ho notato che solo uno si alimenta e sta bene, gli altri non ne vogliono sapere di alimentarsi e se ne stanno abulici sul fondo ..Purtroppo sono intervenuto tardi perdendone 2 e isolando gli altri ..
Scusate l'ot, ma trattandosi di una specie per cui vado matto,mi riferisco agli albus kande blu fin, mi prenoterei per avere dei piccoli da aggiungere ai miei 3..Mi pare che anche Robi63 ne abbia ..Non voglio fare lo "sfacciato"e magari passare avanti a qualcuno
 
i miei sono appena nati , sono 12 ma in realta a me servono un maschio e una femmina per comporre il trio, quindi in teoria , salvo decessi che sono quasi inevitabili potrei cedertene qualcuno, magari fra un pao di mesi.
 

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