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Acquario di comunitÃ* con prevalenza sudamericana

Palmlu

Utente
FullSizeRender.jpgIMG_1667.jpgUn mese fa ho rotto lo sportellino del filtro del vecchio acquario da 35 litri che girava da sei anni. Mannaggia direte voi? Tutt'altro! Quale migliore occasione per un acquario nuovo e più grande da affiancare alla vasca principale dedicata ai pesci dei fiumi africani del Congo? Detto, fatto! Ho comprato uno juwell Rio 125 led e, usando i materiali filtranti del vecchio acquario, 1/3 di acqua prelevata dalla vasca grande e 1/5 di ghiaino, ho fatto partire tutto. Ho naturalmente utilizzato i legni e le piante che aveno nel 35 litri (due piccole anubias, un microsorum, alcuni steli di higrophyla, delle criptocoryne kompact e l'immancabile limnobium laevigatum, ho aggiunto due legni, tre rocce il legno fossile, del ghiaino sottilissimo 0,7 mm e in più ho comprato un'altra piantina di microsorum della varietÃ* windelov e due criptocoryne wendtii.
Come fauna avevo 7 puntius titteya e una neritina.
L'allestimento l'ho pensato però per un gruppetto di altispinosa essendo l'acqua la
mia solita ottenuta miscelando 1/3 di osmosi e 2/3 di rubinetto con valori stabili a Ph 6,8 e kh e gh intorno a 6. Nel giro di qualche settimana l'ho popolato di sudamericani e quindi adesso ho quattro piccoli altispinosa, 15 neon diamante e 9 nematobrycon palmeri (oltre ai titteya, naturalmente)
 
Bello, temo solo che con quella compagnia gli eventuali piccoli di altispinosa avranno poche probabilità di sopravvivere alla prima settimana di nuoto libero.
 
Poco male, nell'altra vasca ho riprodtto i Pelvicachromis taeniatus (con tetra Congo e Anomalochromis) e sto facendo una fatica boia a darli via...
 
Haano fatto una prima nidiata e tutto è andato bene, poi hanno preso la malattia del buco e addio.
 
Haano fatto una prima nidiata e tutto è andato bene, poi hanno preso la malattia del buco e addio.

Nei dwarf il flagellato responsabile é quasi sempre già presente nel pesce, l'unica cosa che possiamo fare é metterlo nelle condizioni di combatterlo meglio, i risultati migliori li ho notato controllando la conducibilità e il pH.

Per gli altispinosus ( Mikrogeophagus é maschile quindi va usato altispinosus e non altispinosa, purtroppo da quando non serve studiate per far le schede si é fatto un bel po' di casino :D ) penso di averti già avvisato a sufficienza che con quella popolazione alimentarli sarà complicato, mi raccomando pochissimo proteico e tanto vegetale se no ti si gonfiano come palloncini e tra un annetto li vedi a pancia all'aria. In natura la maggiorparte della dieta sono detriti vegetali.
 

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Numero 1/2024

• Lethrinops sp. “auritus lion” Lion’s Cove di Morgan Malvezzi
• Coptodon louka. Un pesce di grande adattabilità di Michel C. W. Keijman
• Tropicali in toscana di Lorenzo Tarocchi e Mario Donida Maglio
• La sfida con il pH. La mia esperienza con Apistogramma mendezi. di Stefano Moneta


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