domdom
Socio AIC
In attesa e con la speranza che forse un giorno le ophtalmotilapia boops si riproducano e possa vedere una femmina incubante, mi sono finalmente ingegnato ed adoperato per costruirmi un eggs tumbler. Era un bel pò che l'idea di farmelo in casa mi frullava per la testa. Non tanto per una questione di risparmio visto che non è che sia una spesa tanto folle, ma più perchè mi sembrava alquanto elementare il principio di base per il suo funzionamento e la possibilità di riprodurlo con pochi mezzi. In rete si trovano infatti diversi esempi di 'Do it yourself' (fattelo da solo). Alla fine complice l'aver realizzato che due componenti di recupero che avevo in casa si combinavano alla perfezione e che l'aver disponibile un dremmel mi avrebbe fornito i giusti strumenti per perfezionare la cosa, sono partito. L'idea di base era comporre delle sezioni cilindriche per avere le due camere alla base del meccanismo con cui lavora l'eggs tumbler. Una che funzionalmente agisse da sezione agitatrice per le uova e un'altra da colonna di aspirazione per creare il flusso d'acqua attraverso le due sezioni cilindriche stesse. Ebbene i due pezzi base si sono rivelati una vecchia confezione di un medicinale che avevo (purtroppo senza gli sperati esiti) utilizzato contro il bloat e una semplice provetta con tappo in polipropilene. In poche parole i due diametri erano perfettamente calibrati perchè una delle due parti si potesse inserire e incastrare per attrito nell'altra.
Qui in foto il tubetto del medicinale con il suo tappo in plastica.
Sono quindi partito dal cilindro plastico del medicinale facendo una serie di fori sul fondo in modo che l'acqua potesse passarci attraverso. Con le punte del dremmel il lavoro non ha riservato nessuna problematica. Essendo questo un tentativo nato senza una progettazione particolare non mi sono molto preoccupato dell'estetica o di una precisione d'intervento. Di fatto volevo solo appurare se l'assemblaggio che mi ero proposto di fare avrebbe funzionalmente fatto il suo dovere. Fiducioso che la cosa potesse andare a buon fine e che in questo senso avrei potuto rendervi partecipi dei passaggi che avevo in mente, mi sono messo anche a fare qualche foto col cellulare man mano che procedevo. Il tappo in un primo momento sarebbe anche risultato un pezzo superfluo ma poi ho avuto come un lampo di genio su come poterlo in realtà impiegare con uno scopo ben preciso e direi quasi essenziale. Fare i fori sul fondo (ovviamente agendo dall'esterno) creava infatti per ogni foro dei bordi sporgenti sul lato interno che avrebbero creato un serio pericolo per l'integrità delle uova quando sarebbero state in movimento. Ho quindo pensato di sfruttare il tappo come distanziatore agendo su di esso in maniera speculare. Ho cioè fatto dei fori su di esso partendo dal lato esterno con l'intento di usare quella faccia esterna come base per la camera di contenimento delle uova. Se la cosa in un primo momento non appare chiara le foto successive renderanno il tutto. Comunque sicuramente la prima obiezione sarebbe: come fa il tappo,se è un tappo, a finire come base per le uova. E qui viene in soccorso nuovamente il dremmel. Si tratta infatti di agire con uno degli accessori che lavora come smerigliatrice. In sostanza ho levigato gradualmente il bordo fino a ridurne il diametro appena meno di quello del tubetto. La filettatura del tappo che consentiva l'ermeticità di chiusura mi permette di non dover essere poi così preciso al micrometro
Di seguito il fondo del tubetto di medicinale con una levigata sull'esterno, il tappo visto dall'interno con le sporgenze dovute ai fori fatti, il tappo visto dall'esterno ove ho potuto dare una levigata e il tappo che ritorna in posizione per essere inserito
In quest'altra prima foto si vede come il tappo ora entri nel tubetto, mentre nelle altre due è stato infine spinto a fondo.
Metà eggs tumbler si può dire che è fatto! Da qui passo a lavorare sulla provetta anch'essa in plastica e fornita di tappo. Procedo in egual modo a fare dei fori sul fondo e a creare verso il tappo una piccola apertura per agevolare lo scarico della colonna d'acqua che sarà mista ad aria. Infatti la provetta ospiterà un diffusore d'aria che creerà così un effetto di aspirazione sulla camera sottostante del tubetto di medicinale.
Qui sotto in foto la provetta con il fondo forato e lo sfogo laterale
Fatto questo si tratta ora solo di creare sul tappo il foro necessario a far passare il tubo di silicone per il diffusore d'aria e qualche altro foro più corposo per completare gli sfoghi necessari all'espulsione dell'acqua mista a bolle d'aria.
Nelle foto che seguono la soluzione da me scelta
con la quale poi si arriva semplicemente unendo i pezzi alla configurazione finale
Come si può ben vedere le dimensioni risultano molto contenute. La domanda era se sarebbe stato però funzionante.
Ho quindi proceduto ad un test che mi è parso più che soddisfacente e che ho provveduto a documentare con un breve filmato. Se il sistema ha finito di caricarlo lo posto nel prossimo post.
Qui in foto il tubetto del medicinale con il suo tappo in plastica.
Sono quindi partito dal cilindro plastico del medicinale facendo una serie di fori sul fondo in modo che l'acqua potesse passarci attraverso. Con le punte del dremmel il lavoro non ha riservato nessuna problematica. Essendo questo un tentativo nato senza una progettazione particolare non mi sono molto preoccupato dell'estetica o di una precisione d'intervento. Di fatto volevo solo appurare se l'assemblaggio che mi ero proposto di fare avrebbe funzionalmente fatto il suo dovere. Fiducioso che la cosa potesse andare a buon fine e che in questo senso avrei potuto rendervi partecipi dei passaggi che avevo in mente, mi sono messo anche a fare qualche foto col cellulare man mano che procedevo. Il tappo in un primo momento sarebbe anche risultato un pezzo superfluo ma poi ho avuto come un lampo di genio su come poterlo in realtà impiegare con uno scopo ben preciso e direi quasi essenziale. Fare i fori sul fondo (ovviamente agendo dall'esterno) creava infatti per ogni foro dei bordi sporgenti sul lato interno che avrebbero creato un serio pericolo per l'integrità delle uova quando sarebbero state in movimento. Ho quindo pensato di sfruttare il tappo come distanziatore agendo su di esso in maniera speculare. Ho cioè fatto dei fori su di esso partendo dal lato esterno con l'intento di usare quella faccia esterna come base per la camera di contenimento delle uova. Se la cosa in un primo momento non appare chiara le foto successive renderanno il tutto. Comunque sicuramente la prima obiezione sarebbe: come fa il tappo,se è un tappo, a finire come base per le uova. E qui viene in soccorso nuovamente il dremmel. Si tratta infatti di agire con uno degli accessori che lavora come smerigliatrice. In sostanza ho levigato gradualmente il bordo fino a ridurne il diametro appena meno di quello del tubetto. La filettatura del tappo che consentiva l'ermeticità di chiusura mi permette di non dover essere poi così preciso al micrometro
Di seguito il fondo del tubetto di medicinale con una levigata sull'esterno, il tappo visto dall'interno con le sporgenze dovute ai fori fatti, il tappo visto dall'esterno ove ho potuto dare una levigata e il tappo che ritorna in posizione per essere inserito
In quest'altra prima foto si vede come il tappo ora entri nel tubetto, mentre nelle altre due è stato infine spinto a fondo.
Metà eggs tumbler si può dire che è fatto! Da qui passo a lavorare sulla provetta anch'essa in plastica e fornita di tappo. Procedo in egual modo a fare dei fori sul fondo e a creare verso il tappo una piccola apertura per agevolare lo scarico della colonna d'acqua che sarà mista ad aria. Infatti la provetta ospiterà un diffusore d'aria che creerà così un effetto di aspirazione sulla camera sottostante del tubetto di medicinale.
Qui sotto in foto la provetta con il fondo forato e lo sfogo laterale
Fatto questo si tratta ora solo di creare sul tappo il foro necessario a far passare il tubo di silicone per il diffusore d'aria e qualche altro foro più corposo per completare gli sfoghi necessari all'espulsione dell'acqua mista a bolle d'aria.
Nelle foto che seguono la soluzione da me scelta
con la quale poi si arriva semplicemente unendo i pezzi alla configurazione finale
Come si può ben vedere le dimensioni risultano molto contenute. La domanda era se sarebbe stato però funzionante.
Ho quindi proceduto ad un test che mi è parso più che soddisfacente e che ho provveduto a documentare con un breve filmato. Se il sistema ha finito di caricarlo lo posto nel prossimo post.