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INCHIESTA REPUBBLICA - Pesci di contrabbando

Un'interessante inchiesta sul mondo dell'acquariofilia!

Buona Lettura!

Grazie Andrea
per la condivisione di questa inchiesta, è molto importante per noi approfondire i metodi del commercio

sarebbe interessante capire anche come si muovono importatori e quotati rivenditori di ciclidi legati ad AIC con testimonianze dirette
 
Ho scoperto cos'è il transhipping! Tempo fa avevo contattato un tizio che vendeva una batteria di vasche. Questo tizio, candidamente, mi ha risposto che le usava quando faceva "transhipping". Non mi ero preoccupato di indagare più di tanto, mi ero limitato a fare un googlata senza troppa attenzione e non avevo trovato risposta alla mia domanda. Delinquente, meno male che non ho preso la batteria e non ho riempito le sue tasche. E pensare che me l'ha detto come se nulla fosse
 
Questa segnalazione è molto importante, l'inchiesta un bel punto di partenza per arrivare ad una consapevolezza di cosa si nasconde dietro l'acquariofilia, come scegliere di agire e cosa le nostre scelte comportano.

Oltre all'impatto ecologico e non meno importante quello sociale della pesca e allevamento ecco alcuni punti con cui siamo a contatto tutti i giorni:
-rischi sanitari per l'uomo e l'ambiente: trasmissione e rilascio nell'ambiente di patogeni e microorganismi "alieni"
oltre al mercato illegale, quello legale e il mantenimento delle nostre vasche cosa implica in questo senso?

-elevata mortalità durante il trasporto: l'inchiesta parla dell'80%
ci sono metodi migliori di trasporto, ci sono differenze tra i pescati e gli allevamenti
 
Anche se l'inchiesta è recente purtroppo sono moltissimi anni che questa attività del transhipping si è diffusa,oltre agli animali marini pesci,coralli,invetebrati,e nel dolce soprattutto dal sud est asiatico arrivano la maggior parte delle cose.

Queste persone molto spesso con una serra o presunta alle spalle,raccolgono gli ordini,commissionano i box all'origine con le quantita per box,poi prenotano lo spazio in aereo,e arrivati all'areoporto li caricano e li consegnano al negoziante così a scatola chiusa,saltando tutte le relative fasi post viaggio,sempre a loro favore a discapito dei pesci.
 
Ciao a tutti,
non vorrei di nuovo ritornare sullo stesso argomento,
ma è proprio per questo che Claudia Dickinson coordinatrice sul programma della
preservazione delle specie, si batte come penso tutti noi, direttamente e indirettamente.
La stessa Dickinson esorta gli acquariofili a preservare le eventuali specie
in pericolo di estinzione.
Ritornando al contrabbando dei pesci, sarebbe opportuno fare una piccolissima
analisi di responsabilità.
La prima è l'unica è quella di "NON TENERE NELLE NOSTRE VASCHE PESCHI WILD".
In questo caso il contrabbando diminuirebbe drasticamente e noi faremmo
quello che la C.A.R.E.S ed altre organizzazioni ritengono sia il giusto.
In questo caso gli acquariofili sarebbero di aiuto in modo pratico e sostanziale alla causa.
E' proprio per questo che la dottoressa Claudia Dickinson,
parla bene di noi, perchè siamo per le specie in vie di estinzione, haimè...l'ultima spiaggia.

P.S.
Leggete l'articolo.
http://www.carespreservation.com/?F..._&SEARCH_SPECIES_ID==C&doc=priority_list.html
claudia_dickinson.gif

Buona lettura,

Gioacchino.
 
CARES è un progetto che merita molta attenzione

per ritornare all'oggetto del topic ritengo che il problema del mancato rispetto delle norme per l'importazione e le condizioni di trasporto non si limiti ai wild (specialmente marini) ma riguardi anche pesci provenienti dagli allevamenti (specie allevamenti asiatici)
 
Ciao a tutti,
non vorrei di nuovo ritornare sullo stesso argomento,
ma è proprio per questo che Claudia Dickinson coordinatrice sul programma della
preservazione delle specie, si batte come penso tutti noi, direttamente e indirettamente.
La stessa Dickinson esorta gli acquariofili a preservare le eventuali specie
in pericolo di estinzione.
Ritornando al contrabbando dei pesci, sarebbe opportuno fare una piccolissima
analisi di responsabilità.
La prima è l'unica è quella di "NON TENERE NELLE NOSTRE VASCHE PESCHI WILD".
In questo caso il contrabbando diminuirebbe drasticamente e noi faremmo
quello che la C.A.R.E.S ed altre organizzazioni ritengono sia il giusto.
In questo caso gli acquariofili sarebbero di aiuto in modo pratico e sostanziale alla causa.
E' proprio per questo che la dottoressa Claudia Dickinson,
parla bene di noi, perchè siamo per le specie in vie di estinzione, haimè...l'ultima spiaggia.

P.S.
Leggete l'articolo.
http://www.carespreservation.com/?F..._&SEARCH_SPECIES_ID==C&doc=priority_list.html
Vedi l'allegato 576

Buona lettura,

Gioacchino.

Sui pesci da non comprare o tenere,direi che si possono aggiungere alla lista gli Ibridi,pesci ormonati,colorati artificialmente,geneticamente modificati(ogm),ecc...
 

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