• ATTENZIONE
    A seguito della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, se avete dei problemi di accesso, prima di fare dei nuovi account, inviate una email a segreteria@aiconline.it e risolvo il problema

sunflower sputano cibo

Gli altri come detto mi sembra stiano bene oggi ho visto corteggiamenti tra i rimasti spaiati, però anche l'esemplare morto oggi sembrava stesse bene invece è peggiorato di colpo, in poco più di due settimane ho perso 3 sunflower (da due coppie e tre spaiati che avevo ho solo più 4 spaiati) e un paio di nigripinnis

ho deciso di somministrare un quarto di dose (7 pastiglie da 250 mg su 700 lt): devo metterle per tre giorni consecutivi e dopo il sesto cambio d'acqua oppure per 6 giorni consecutivi? (se è così domani vado a prendere un'altra scatola perché in casa avevo solo 23 pastiglie)
 
Sul cambio d'acqua preventivo, a metà cura o alla fine ci sono pareri discordanti, io ho provato tutti i metodi, anche in base al tempo che avevo e non ho notato grosse differenze. Non mi convince per niente un dosaggio così blando, a quel punto farei semplicemente una cura con il mangime imbevuto, se tutti i pesci mangiano. Però sarebbe bello che qualcun altro partecipasse a questa discussione......
 
Io faccio così: sciolgo mezza pasticca (o verso mezza capsula, dipende dalla forma del Metro) in un bicchierino di acqua dell acquario e ci metto l'abituale quantità di cibo (di solito scaglie perchè in casi di malattia sospendo l' NLS o i granulari in genere) e lascio riposare 10 minuti al buio. Poi verso tutto il bicchiere. Non so se è giusto ma ha sempre funzionato bene, certo è difficile dire quanto del principio attivo ricevano....per sicurezzo solo 1 volta al dì, l'altro pasto lo somministro senza medicinale per evitare sovradosaggi.
Per quanto riguarda la cura blanda, mi ripeto, credo sia inutile abbinarla.....ma gradirei altri pareri.
 
posso abbinare il trattamento blando al mangime imbevuto?
come imbevo il cibo?

Per quanto riguarda la mia esperienza con il flagil doso una compressa su 20lt d'acqua per tre giorni......tre senza il settimo effetuo un cambio parziale,e se c'è bisogno aspetto una settimana e lo ripeto,nel frattempo somministro il cibo infarinato di flagil...con qualche goccia bagno il granulare,e verso la polvere che viene assorbita dal cibo,la cosa risulta molto asciutta poi in qualche minuto viene assorbito il tutto...:104:
 
Marco che ne pensi di 1 compressa ogni 100 lt? Serve a qualcosa o si rischia solo di rendere "più forti" i flagellati in vista di un futuro altro trattamento?
 
Dunque solo 3 gg?
Mi pareva ci fosse un vecchio post di Filippo (forse) dove si diceva che cure antibiotiche o anti-flagellati avevano un senso se protratte per minimo 6 gg.....
Chiaramente nulla in contrario ad un bel cambio d'acqua a metà cura, tanto il metro ha un efficacia limitata nel tempo, non deve certo accumularsi in vasca.
 
Dunque solo 3 gg?
Mi pareva ci fosse un vecchio post di Filippo (forse) dove si diceva che cure antibiotiche o anti-flagellati avevano un senso se protratte per minimo 6 gg.....
Chiaramente nulla in contrario ad un bel cambio d'acqua a metà cura, tanto il metro ha un efficacia limitata nel tempo, non deve certo accumularsi in vasca.

a questo punto non saprei cosa decidere con questi pareri discordanti... forse considerato il basso dosaggio è meglio continuare?
 
Boh...forse è il caso di lanciare una nuova discussione dal titolo AIUTOOO! e vediamo se qualche utente ferrato in medicina decide di partecipare :104:
 
a questo punto non saprei cosa decidere con questi pareri discordanti... forse considerato il basso dosaggio è meglio continuare?

capisci ora armando, il perchè non interviene qualcun altro? potrei dire quello che farei io (anche se l'ho già pubblicato), ma se fosse un'altra soluzione cosa farebbe il povero marco? e se ci fossero altre soluzioni di altri utenti? a chi darebbe retta? certo, i consigli tuoi e di marco isidori mi sembrano efficaci. io per dire, molte volte preferisco che passi la malattia, rischiando di perdere qualche ciclide, piuttosto che insistere con medicinali.
io credo che si insista troppo con il flagyl per tutti i tipi pesci, al minimo accenno di inappetenza si ricorre a questo farmaco. ma siamo sicuri che sia efficace per i sintomi delle xeno di marco? si, molte volte ci va bene, credendo che sia la soluzione a tutto. probabilmente a volte basta un cambio o due d'acqua importante, a volte basta aggiungere un pugno di sale da cucina. ma le xeno di marco che malattia hanno???
lungi da me pensare di abbandonare a se stesso chi chiede aiuto! ci mancherebbe altro!
posso dire un'altra cosa sulle xeno, cyatho, ophthalmo, tanganycodus, cyprichromis. un grande allevatore tedesco mi diceva: enzo! aggiungi un pugno di sale ogni 15 giorni e risolvi i tuoi problemi. sara vero?
 
Enzo hai perfettamente ragione su tutto, ma il mio dubbio è: una cura breve di 3 gg ha senso o è meglio non effettuarla del tutto? Io credo che indipendentemente dalla patologia, l'uso di un principio attivo abbia un limite minimo temporale e qualcuno che ha un minimo di dimestichezza coi medicinali potrebbe darci indicazioni utili. Poi sul fatto se agire o meno visto che spesso i sintomi sono simili ma non sappiamo bene cosa stiamo combattendo ti do perfettamente ragione.....
 
Cerco di rispondere un po' a tutti, per quel che so. Aggiungo che non sono esperto di medicine in acquario, ma coi farmaci me la cavicchio.

- E' inutile qualsiasi trattamento antibiotico (e quindi anche anche antiflagellati) è inutile se dura meno di 5 giorni. La percentuale di successo tra un trattamento di 5 e uno di sei giorni è molto diversa, a favore del trattamento più lungo, per cui il consiglio è di effettuarla per sei giorni. Continuarla oltre aumenta di poco il successo del trattamento. Sarebbe opportuno che il trattamento rispettasse sempre la stessa posologia (=dose) per tutta la sua durata, senza avere degli sbalzi (pulsazioni) di dose che non hanno fondamento scientifico (anche se molti allevatori sono soliti farli e raccontano di ottimi risultati). I trattamenti antimicotici devono durare ancora più a lungo, a volte mesi. Questo discorso ovviamente non vale per quei farmaci cosiddetti "a rilascio prolungato" per cui è necessaria una sola somministrazione, ma semplicemente perchè la durata del farmaco permette una copertura molto lunga (ha una lunga emivita). Ma non è il caso del metronidazolo, che ha un'emivita di meno di un giorno.

- Non è neppure efficace un trattamento con una dose bassa: tutti gli antibiotici hanno una dose efficace a cui hanno un effetto battericida (uccidono i batteri), mentre a dosi inferiori sono solo batteriostatici (impediscono la riproduzione del batterio) ma una volta cessato il trattamento, il batterio riprende a riprodursi.

- Trattamenti inappropriati come quelli dei primi due punti sicuramente inducono la comparsa di resistenze, in quanto esplicano una selezione dei ceppi resistenti al batterio; in ogni caso sottopongono i pesci a tossicità inutili (soprattutto epatiche e gonadiche e nefrologiche)

Detto questo vorrei fare notare che la dose efficace è un concetto molto ambiguo in acquariofilia. Non so se il discorso 1 cpr/ 20l sia stato in origine preso da qualche testo di veterinaria (ora gira tra gli appassionati come una leggenda metropolitana), ma è molto approssimativa. So che è un impossibile, ma mi piacerebbe giungere un giorno ad un dosaggio relativo al carico biologico dell'acqua (numero di pesci, loro taglia, vasca arredata o vasca vuota, acqua nuova o acqua matura, filtro biologico si/no, e chi più ne ha più ne metta). E' molto diverso 1cpr/20l in una vasca avviata e popolata al massimo o in una vasca di cura.

P.S.: Enzo, cosa intendi con quella frase sul sale? Mettere una manciata ogni due settimane, ma cambiando quanta acqua?
 
Un'altra riflessione deriva da quello che ha detto Enzo: io sono d'accordo con lui, spesso è meglio che la malattia faccia il suo corso, piuttosto che trattare con flagyl alla cieca. La terapia antibiotica alla cieca è quanto di più sbagliato possa esserci in medicina (umana). Ovviamente coi pesci noi non abbiamo le stesse possibilità di fare diagnosi che abbiamo sugli uomini (vuoi perchè non parlano e perchè è difficile interpretare i sintomi, vuoi perchè per un pesce non vale la pena andare oltre un certo livello) e quindi la terapia alla cieca è l'unica possibilità. Ma trattare solo col flagyl senza avere idea di quale sia la patologia è sbagliato, anche perchè questo farmaco copre solo verso uno stretto spettro dei possibili batteri patogeni. Se vogliamo curare una patologia di cui non abbiamo idea di quale sia la causa, sarebbe opportuno abbinare SEMPRE al metronidazolo anche un altro antibiotico ad ampio spettro che sia un minimo complementare; io uso lo zimox (amoxicillina) ma molti altri vanno bene (augmentin, ampicillina o altri) 1gr/30l. Con questo trattamento, protratto per 6 giorni TEORICAMENTE abbiamo un ottima copertura. Sempre se la malattia è batterica.
 
Il discoso penso sia molto ampio per fare comparazioni le vasche,i pesci,l'acqua,l'alimentazione sono tutte differenti....credo che si possano verificare forme deboli,medie,forti,e crroniche,anche fulminanti in alcuni casi....poi ogni pesce o specie non reagisce allo stesso modo penso al trattamento anche perchè non possiamo sapere lo stato o la quantità di flagellati abbia colpito il pesce....
Dalle mie esperienze deduche che è difficile curare debellare questa malattia nei miei casi in vasche di 800lt....meglio su 350lt,e 200lt miglior riuscita....
Non curo se non sono sicuro che siano flagellati tanto per prevenire.....
Il trattamento che ho sempre usato sono tre giorni di flagil una cpr 250mg/lt su 20lt...(dieci anni fà facevo una su 25lt)...poi tre giorni di sospensione...settimo giorno cambio parziale d'acqua in questi giorni non alimento,tengo al buio la vasca,ed ossigeno con areatore(i pesci sono con il flagil per 6-7 giorni)....poi ripeto la dose a distanza di una settimana dieci gioni o due settimane dipende dalla ripresa dei pesci.....:104:

Ma di esperienze ce ne sono tante e diverse....
 
Quindi secondo te, Filippo le cure come effettuate da Marco per esempio sono inutili?

comunque io dato che il mangime medicato lo mangiavano e la diagnosi non era affatto certa mi sono fermato ai tre giorni di somministrazione a basso dosaggio e mangime medicato, il settimo cambio d'acqua... sarà stato probabilmente un intervento superfluo questo trattamento

la prossima volta tratterò solo se potrò avere un certo grado di sicurezza sulla patologia
 
Io sinceramente della cura di Marco Isidori non capisco quei 3gg senza somministrazione del medicinale ma anche senza cambio d'acqua....credo che sul fatto che dopo un giorno il metro abbia esaurito efficacia ci siano solo pareri concordi, perciò se decido che la cura dura tre giorni dovrebbe essere inutile lasciarlo in vasca per altri 3 se non stà più agendo.....
 
.....
Il trattamento che ho sempre usato sono tre giorni di flagil una cpr 250mg/lt su 20lt...(dieci anni fà facevo una su 25lt)...poi tre giorni di sospensione...settimo giorno cambio parziale d'acqua in questi giorni non alimento,tengo al buio la vasca,ed ossigeno con areatore(i pesci sono con il flagil per 6-7 giorni)....poi ripeto la dose a distanza di una settimana dieci gioni o due settimane dipende dalla ripresa dei pesci.....:104:

Ma di esperienze ce ne sono tante e diverse....

La ricetta mi fù consigliata Armando molti anni fà nelle mie incursioni in Francia,(Denis ne sà qualcosa....)ed a quei tempi questi farmaci non erano presenti in italia,a quel tempo Cyril l'italo-francese di Franchicichlids che conoscemmo nelle nostre incursioni ci consiglio questa profilassi o trattamento sui pesci affetti da queste patologie,ci parlò per ore di questa cosa,infine ci dette le famose pasticche visto che in Francia si trovavano in farmacia facilmente,in più presi anche il flubentazolo sempre in pasticche o flubenol....la pasticca dosata ogni 24 ore per tre giorni poi tre di stop il settimo il cambio d'acqua,...poi un secondo trattamento per evitare ricadute visto che lo sviluppo di flagellati è lento dopo il primo trattamento....il fatto anche che nella situazione ottimale già al terzo quarto giorno riprende a mangiare quindi aumentando la dose del farmaco nei giorni potrebbe essere controproducente....ma queste sono esperienze diverse maturate con pesci e vasche,alimentazione,coinquilini,ecc....differenti.
La cosa che mi preme anche sottoliniare è che curare in 700lt è più difficile che in 300lt....:3:
 
Del tutto inutile direi di no. Visto che i flagellati, a quanto mi pare di aver capito, sono batteri che vivono fisiologicamente nell'apparato digerente dei pesci, assunto che la malattia derivi da un'espansione di questi batteri ed una diffusione nell'organismo al di fuori del sistema digerente, può essere che una cura di tre giorni sia sufficiente per abbattere il numero di tali batteri e fare rientrare la situazione nei ranghi, pur senza eradicarla.
Io però farei una cura di 6 giorni, l'efficacia è sicuramente diversa.
 

Guida Ciclidi


Nuova edizione Ordinala

Anteprima bollettini


Numero 3/2024

• Raccogliendo Pelvicachromis kribensis di Michel Keijman e Uwe Werner
• La storia di Apistogramma nijsseni di Livio Leoni
• I ciclidi nani del lago Tanganica di Giorgio Melandri


Arretrati
Indietro
Alto