Mi rivolgo in particolare a Paolo e a Livio, ma anche a tutti coloro che possano avere info a riguardo.
Mentre scrivevo la mail relativa all'associazione Flagil -Furanol mi sono domandato se mai qualcuno avesse provato o avuto informazioni riguardo l'associazione di inibitori di betalattamasi (acido clavulanico o sulbactam) con antibiotici la cui efficacia cominca a essere compromessa dall'insorgenza di resistenze batteriche che spesso vengono utilizzate in medicina.
So che questi farmaci agiscono prevalentemente su gram + e tendenzialmente i patogeni che colpiscono i nostri beneamati sono gram - o anaerobi , quindi magari questa è una cavolata ...però
mi piacerebbe sentire la Vostra.
Chiedo scusa a chi forse non comprende il senso della domanda che forse è posta in termini un pò troppo scientifici.
Detto in soldoni , un antibiotico perde con il tempo di efficacia , perchè il batterio , sviluppa delle molecole che non permettono a quest'ultimo di attaccarlo.
A questo punto l'antibiotico riduce dio efficacia, motivo per cui bisogna o aumentare il dosaggio oppure scegliere unm antibiotico più forte .
Seguendo queste corso con il tempo per curare patologie semplici , bisogna ricorrere a farmaci che sono come delle bombe atomiche e i batteri sviluppano resistenze sempre più forti.
.
Aggiungendo una sostanza che inibisca la produzione di queste molecole "di resistenza", anche antibiotici vecchi e consolidati , continuano a essere efficaci.
Cichlid dream
Fabio
Mentre scrivevo la mail relativa all'associazione Flagil -Furanol mi sono domandato se mai qualcuno avesse provato o avuto informazioni riguardo l'associazione di inibitori di betalattamasi (acido clavulanico o sulbactam) con antibiotici la cui efficacia cominca a essere compromessa dall'insorgenza di resistenze batteriche che spesso vengono utilizzate in medicina.
So che questi farmaci agiscono prevalentemente su gram + e tendenzialmente i patogeni che colpiscono i nostri beneamati sono gram - o anaerobi , quindi magari questa è una cavolata ...però
mi piacerebbe sentire la Vostra.
Chiedo scusa a chi forse non comprende il senso della domanda che forse è posta in termini un pò troppo scientifici.
Detto in soldoni , un antibiotico perde con il tempo di efficacia , perchè il batterio , sviluppa delle molecole che non permettono a quest'ultimo di attaccarlo.
A questo punto l'antibiotico riduce dio efficacia, motivo per cui bisogna o aumentare il dosaggio oppure scegliere unm antibiotico più forte .
Seguendo queste corso con il tempo per curare patologie semplici , bisogna ricorrere a farmaci che sono come delle bombe atomiche e i batteri sviluppano resistenze sempre più forti.
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Aggiungendo una sostanza che inibisca la produzione di queste molecole "di resistenza", anche antibiotici vecchi e consolidati , continuano a essere efficaci.
Cichlid dream
Fabio