• ATTENZIONE
    A seguito della migrazione dalla vecchia alla nuova piattaforma, se avete dei problemi di accesso, prima di fare dei nuovi account, inviate una email a segreteria@aiconline.it e risolvo il problema

Allestimento biotopo malawi.

Per dare un bel pò di colori insieme ai labido aggiungerei Melanochromis Maingano e Pseudotropheus johannii molto belli!
 
Ciao Gaetano. Le rocce che ti piacciono io non le userei, sono troppo abrasive e rischi di trovarti i pesci feriti anche solo per essersi rifugiati precipitosamente in un anfratto. Quanto alla popolazione, sono d'accordo nell'evitare gli acei per i motivi che ha detto Marcomalawi, ma non lo sono sull'abbinamento maingano-johanni-caeruleus. Le femmine di johanni sono gialle come i caeruleus e i maingano sono quasi uguali ai maschi di johanni: rischi eccessi di aggressività ed ibridazioni. con i caeruleus potresti mettere i maingano (Melanochromis cyaneorhabdos) e una terza specie che sia il più possibile differente.
 
Per dare un bel pò di colori insieme ai labido aggiungerei Melanochromis Maingano e Pseudotropheus johannii molto belli!

Meglio evitare di mischiare maingano e johanni, troppo simili fra loro. Questo vale anche per interruptus e neon spot. Per gli acei non e' che si debba per forza metterli con i legni. Quelle dei legni sono situazioni particolari che si hanno solo alle foci dei fiumi o in pochissimi altri posti. Altrimenti sono solo sabbia e sassi. I black tanzania non sono nuotatori e stanno tutto il giorno fermi. Possono stare in meno cm. rispetto agli azzurri che sono grandi nuotatori e che percorrono tantissimi km..

Ciao Enrico
 
grazie ragazzi per i preziosi consigli....in effetti Melanochromis Maingano e Pseudotropheus johannii si somigliano tanto...potrei variare inserendo un trio diverso come aulonocara.....che ne dite? Sertor comprendo la tua preoccupazione, è anche un po' la mia, ma la mia prima esperienza con gli mbuna mi ha insegnato che questi pesci sono fantastici, coriacei da non crederci(li adoro anche per questo, io sono un po' come loro). Nel mio primo malawi, 10 anni fa, con rocce totalmente diverse, avevo combattimenti incredibili, in effetti la vasca aveva una portata di appena 120 litri, con labidochromis e pseudotropheus ridotti ai minimi termini, pieni di ferite, abrasioni, pinne rosicchiate ecc....non ho mai avuto un decesso....inoltre sono uno che ci va coi piedi di piombo, faccio girare la vasca a layout ultimato per almeno un mese prima di introdurre i pesci...periodo nel quale con un adeguato fotoperiodo si formeranno vari microrganismi algali in grado di attenuare qualche spigolo di troppo, oltre al fatto che l'azione levigatrice dell'acqua credo mi darà una mano, con questo ovviamente non mi permetterei mai di non temere i rischi di cui sopra....ma diciamo che la bellezza del layout che ho in testa domina questa pur rischiosa eventualità.....ed ovviamente il motivo principale è quello di avere una ottimale maturazione del filtraggio....
 
pike_cichlids;143270I black tanzania non sono nuotatori e stanno tutto il giorno fermi. Possono stare in meno cm. rispetto agli azzurri che sono grandi nuotatori e che percorrono tantissimi km.. Ciao Enrico[/QUOTE ha scritto:
Nella mia ignoranza pensavo solo agli msuli... Grazie dell'info, Enrico

Gaetano, solo qualche alghetta non cambia nulla e l'azione levigatrice dell'acqua richiede tempi geologici. Per me il benessere dei pesci viene prima dell'estetica, oltretutto le parti più esposte a rischio di abrasione sono gli occhi, non le pinne o il corpo che è protetto dalle scaglie. Se vuoi farti un'idea delle specie qui http://www.malawi-dream.info/ trovi parecchie foto.
L'aulo non la metterei, mi sto convincendo che è più facile gestire un full haps o un full mbuna che una vasca mista. Speciamente se poi metterai le rocce più abrasive, gli haps hanno di solito pinne e pelle più delicate.

@marcomalawi90, ciao e benvenuto fin d'ora, quando hai tempo potresti scrivere una tua breve (o lunga, vedi tu ;)) presentazione nell'apposita sezione.
 
Ultima modifica:
Nella mia ignoranza pensavo solo agli msuli... Grazie dell'info, Enrico

Gaetano, solo qualche alghetta non cambia nulla e l'azione levigatrice dell'acqua richiede tempi geologici. Per me il benessere dei pesci viene prima dell'estetica, oltretutto le parti più esposte a rischio di abrasione sono gli occhi, non le pinne o il corpo che è protetto dalle scaglie. Se vuoi farti un'idea delle specie qui http://www.malawi-dream.info/ trovi parecchie foto.
L'aulo non la metterei, mi sto convincendo che è più facile gestire un full haps o un full mbuna che una vasca mista. Speciamente se poi metterai le rocce più abrasive, gli haps hanno di solito pinne e pelle più delicate.

@marcomalawi90, ciao e benvenuto fin d'ora, quando hai tempo potresti scrivere una tua breve (o lunga, vedi tu ;)) presentazione nell'apposita sezione.

Salve ragazzi mi scuso di non essermi già presentato prima ma mi sono fatto prendere dalla foga di rispondere a Gaetano, sono un napoletano patito del Malawi ho allevato questi meravigliosi ciclici per anni e adesso come tutte le belle e sane passioni volevo leggervi x riprendere questo meraviglioso hobby! Il progetto lo descriverò nella sezione apposta...intanto Buona acqua a tutti!
 
anche a me....ma il mio negoziante di fiducia mi ha assicurato che è un metodo che lui utilizza da anni per pulire il ghiaietto delle sue vasche con risultati impeccabili....e con nessuna ricaduta sulla salute dei pesci....sertor anche io metto in primo piano la tutela dei futuri ospiti, sono un animalista convinto e non farei mai nulla per mettere in pericolo di vita un essere vivente come me....ho visto numerosissimi layout per malawi realizzati da acquarofili seri e l'uso di pietre calcaree è una scelta frequente almeno quanto quella di utilizzare rocce di origine morfologica diversa....tanti per esempio utilizzano la roccia vulcanica, ancora più abrasiva di quella calcarea....non ho la palla di vetro e potrebbe succedere tutto....e ovviamente non mi sento di escludere alcun rischio...potresti suggerirmi quale tipologia di mbuna inseriresti tu nel contesto roccioso che sto allestendo?
 
Ciao Gaetano...anch'io sono del parere di Sergio sulle pietre e forse te l'avevo già scritto come hanno fatto anche altri amici..piu pareri concordi a mio avviso dovrebbero far riflettete e valutare;)
Idem il pensiero di Bruno riguardo la candeggina che a mio avviso non ha senso e mai sentito sia usata in acquariofilia..forse un conto.l amuchina che viene usata anche per disinfettare gli alimenti..e anche il colore della sabbia lo cambierei..il bianco riflette parecchio la luce..e fonte di stress...poi diciamo che un paio di sacchetti di sabbia non acquistati sono un paio di euro risparmiati;)
Dato che sei in ballo con il progetto valuterei bene tutto e come già detto da altri amici prima di allestire considererei la popolazione;)
 
ciao nicola, apprezzo i consigli di tutti voi, sicuramente competenti e volti a suggerire la maniera più ottimale di creare un biotopo malawi, ho delle basi di acquarofilia sulle quali baso le mie scelte, ed ho strutturato le mie convinzioni su esperienze personali dirette ed indirette; detto questo mi cimento per la seconda volta su un biotopo malawi ed ho tantissime cose da imparare e da valutare per questo mio ambizioso progetto, ho gia spiegato l'obiettivo che mi pongo, quello di realizzare un layout molto suggestivo ed esteticamente accattivante, con una rocciata imponente e di conseguenza tante zone d'ombra che ridurranno al minimo le riflessioni di luce del ghiaietto....detto questo affermo con grande serenità che se fate un giro su youtube, 9 acquari malawi su 10 tra i più belli e riusciti hanno sabbia bianca finissima....ora so bene che se si vuole riprodurre un biotopo teoricamente ci si dovrebbe avvicinare il più possibile fedelmente alle caratteristiche presenti in natura, ma intanto parliamo di un lago con molteplici contesti e tipologie rocciose e poi correremmo tutti noi il rischio di creare acquari fotocopia....io lo realizzerò in salone....mi serve un'estetica impeccabile....è questo l'obiettivo primario....volevo un vostro consiglio sulle tipologie e sulla quantità di esemplari da impostare dato che la rocciata toglierà dello spazio utile a pesci che amano nuotare molto...sto progettando anche uno sfondo 3d con poliuretano espanso che si sposa bene cromaticamente con le rocce calcaree e poco con quelle grigie marmoree...ci sono tanti aspetti che mi spingono a delle soluzioni che per quanto impopolari, io non considero così proibitive....per l'amor di Dio non voglio assolutamente far polemica....è il mio soggettivissimo punto di vista....allora....che esemplari mi consigliate e quanti?? parliamo sempre di 450 litri lordi.....convenivo con marco a non più di 12....
 
Ultima modifica:
In linea di massima quello che dicevi tu, le rocce più grandi un basso e via via le più piccole, ma non è una regola. Spesso i risultati migliori si hanno andando quasi a caso ed eventualmente aggiustando via via che si procede. Cerca solo di formare nascondigli abbastanza ampi da servire per gli adulti (quanto un pugno, più o meno).
Gli aurora non sono cattivissimi, ma secondo me con un lato lungo di 110 cm sono troppo. Butta giù qualche specie che ti piacerebbe, poi così è più facile tirare fuori una popolazione.
 
Ultima modifica:
spiegami sergio...cosa intendi per "sono troppo"? Grazie al tuo link mi sono orientato su labidochromis, marylandia aurora, aulonocara, pseudotropheus....ovviamente sono mosso solo dall'estetica....puoi aiutarmi a conciliare le loro caratteristiche con il layout che sto realizzando? nei prossimi giorni posterò delle foto cercando di accostare le rocce e fare delle prove di rocciata....purtroppo la vasca sarà pronta tra una decina di giorni....Ohoh
mi sarebbe molto utile sapere anche che dimensioni assumeranno da adulti....grazie!!!!!!
 
Intendo che vengono grandini, e per quanto la vasca sia ampia è piuttosto corta. dovresti stare al massimo su specie da 10 cm, un mbuna di 12 lo metterei almeno in un metro e mezzo.
 
Visto che i Labidochromis gialli li hai già avuti, potresti fare, per esempio, Pseudotropheus johanni, Iodotropheus sprengerae, Labidochromis sp. "Perlmutt" (questi sono da vedere dal vero, in foto non rendono) e una Cynotilapia non troppo vivace, tipo cobue o aurifrons.
 
Ultima modifica:

Guida Ciclidi


Nuova edizione Ordinala

Anteprima bollettini


Numero 3/2024

• Raccogliendo Pelvicachromis kribensis di Michel Keijman e Uwe Werner
• La storia di Apistogramma nijsseni di Livio Leoni
• I ciclidi nani del lago Tanganica di Giorgio Melandri


Arretrati
Indietro
Alto