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petro moshi siyeswe

Non credo che dipenda da problemi di batteri, visto che nella stessa vasca vi sono state e vi sono altre riproduzioni in atto degli stessi pesci.
credo invece che possa essere legato a problemi caratteriali .
 
Interessante argomento di studio/osservazione. Il bello è che non si finisce mai di apprendere, anche con il bagaglio di una vita c'è sempre qualcosa di nuovo da aggiungervi.


Ho letto ora questa discussione e mi sono accorto della mia enorme ignoranza nonostante allevi ciclidi e segua questo forum da anni e, senza voler inquinare la discussione, mi sono chiesto se qualcuno potesse scrivere delle " linee guida" su che cosa osservare principalmente in un pesce prima di acquistarlo oltre alla garanzia del fornitore. Un articolo generico, per quanto possibile dettagliato per valutare anche gli esemplari nelle nostre vasche e intervenire correttamente.
Scusate l'intrusione
Ciao
 
Il fatto che il maschio non fecondi bene le uova penso anche io sia dovuto alla loro "esuberanza". In vasche di petro aggressivi come i moshi il maschio potrebbe "perdere tempo" a inseguire tutti per tenerli lontani non facendo il suo dovere fino in fondo... oppure la femmina potrebbe essere troppo guardinga e non assecondare la fecondazione del maschio a dovere.

Interessante osservazione di Enzo e Joel!
Sarei curioso di sapere se la percentuale di uova fecondate con successo cambierebbe lasciando solo maschio e femmina assieme... Bisognerebbe pero' pescarli esattamente quando la femmina e' pronta e metterli in una vasca a parte da soli solo per il tempo dell'accoppiamento.
Ovviamente poi bisogna vedere se nella vasca nuova si accoppierebbero comunque o se sarebbero troppo distratti dallo spostamento, nuovo arredo ecc. E poi bisogna sperare che il maschio non massacri la femmina all'istante dopo lo spostamento. In piu' bisognerebbe poi osservare tutta la deposizione e appena terminata magari rimuovere subito il maschio per evitare che continui a stressare la femmina... Un bel casino insomma (e poi chissa' se servirebbe a qualcosa, mah)
 
enea ha interpretato al meglio quello che intendevo dire. non c'è da aggiungere altro. tranne quello di evitare di lasciarli soli.
vi sono comunque delle eccezioni. ogni tanto ci sono notizie di consistenti riproduzioni.
 
mi sono chiesto se qualcuno potesse scrivere delle " linee guida" su che cosa osservare principalmente in un pesce prima di acquistarlo oltre alla garanzia del fornitore. Un articolo generico, per quanto possibile dettagliato per valutare anche gli esemplari nelle nostre vasche e intervenire correttamente.

questa è una buona osservazione, che andrebbe a integrare le già ottime guide della sezione ciclidi/neofiti.
vedremo di scrivere qualcosa.
 
sogno svanito! le uova non sono state fecondate. questo potrebbe essere la principale causa dei pochi nati.
resterebbe da scoprire le cause.

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Che peccato Enzo...
 
Riprendo ancora una volta, a distanza di anni, questa discussione.

Parliamo sempre degli stessi Petrochromis “moshi” di inizio discussione, o meglio, il maschio è lo stesso e le femmine sono sue figlie di ormai 6-7 anni.

Una delle due femmine il 4 febbraio aveva deposto per la prima (!!!) volta e, vista sia la rarità dell’evento che la presenza di N. nkambae nella stessa vasca, ieri ho deciso di stripparla.
Già ero dubbioso che avesse realmente dei piccoli o meno, visto che più di una volta avevo trovato solo un gruppetto di gusci conchiglie, poi nei primi tentativi di farle sputare ciò che aveva in bocca non usciva nulla. Poi, insistendo, prima uno, poi due e poi, insistendo ancora, altri 2. Insomma 4 piccoli di poco più di un centimetro per un pesce di almeno 22 cm! (qui valgono le considerazioni fatte nei post precedenti della discussione).
Mentre guardavo perplesso i piccoli e la madre nel secchio si è ripetuto pari pari ciò che avevo descritto quasi 5 anni fa (vedi pag. 2) e anche la mia reazione è stata la medesima:


Mentre tentavo di fotografarla i piccoli si accalcavano attorno alla bocca della femmina e questa, dopo un po', il ha ripresi.

E' veramente sorprendente quanto l'istinto (stavo scrivendo "a more") materno di questi pesci sia forte.
Provate a mettervi nei suoi panni: prima intrappolata, poi pescata, poi messa in un piccolo secchiello, poi presa in mano, poi costretta a spalancare la bocca e a sputare i suoi figli ... ebbene nonostante questo trattamento, ha avuto ancora la capacità e la forza di riconoscere i piccoli e riaccoglierli premurosamente in bocca per difenderli da quella violenza e dal pericolo (scusate il sentimentalismo!).

Ebbene, a quel punto non ho avuto più il coraggio di farglieli sputare un'altra volta e, sperando che i piccoli avessero più possibilità di salvarsi, l'ho liberata nella vasca dei Cyatho.

Ora nella vasca che allora ospitava i Cyatho ci sono solo 5 Cunningtonia longiventralis e 4 Botia striata che spero non disturbino troppo la madre.

PS) stavolta non sono riuscito a fare foto, cercherò di rimediare nei prossimi giorni.
 
Ultima modifica:
Questo Petrochromis è veramente un gran bel pesce! ovviamente con una vasca adeguata mi piacerebbe allevare questa specie...
 
Finalmente ieri sono riuscito a vedere per bene i piccoli!


Sono passati ben 90 giorni dal giorno della deposizione e le cure della madre continuano con estremo impegno. Solo una decina di giorni fa ho visto per la prima volta la femmina con la gola vuota, ma i piccoli se ne stavano nascosti dietro la grossa pietra posta in diagonale nell'angolo posteriore sn della vasca (quella che si intravvede alla fine del filmato).
Non posso certo escludere che fossero stati liberati anche prima poiché la vasca è in cantina ed io ci vado non più di 1-3 volte al giorno, ma fino ad allora quando entravo la femmina aveva sempre i piccoli in bocca. Di sicuro tutte le sere li riprende per la notte.

Dal video non si riesce a capire bene che dimensioni abbiano i piccoli, ma sono veramente grossi e si capisce quanta fatica faccia la madre a tenerli ancora in bocca! Credo siano almeno 4 centimetri di lunghezza totale (la femmina è almeno 22).

Sono contento di aver consentito alla am orevole mamma di continuare ad accudire i suoi piccoli!
 
Letta la discussione tutta d'un fiato, quante peripezie per riuscire a riprodurre questa varietà di Petro...
La mia esperienza non si avvicina neanche minimamente a quella di Paolo ed Enzo ma spero proprio un giorno di riuscire a vedere ciò che si vede nel video anche nelle mie vasche!
 

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