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Costa d'Avorio: let's go collecting ...

Verissimo! E qui sta la genesi del caso (non tanto tassonomico ma di ben più semplice reperimento di informazioni consistenti) in oggetto.

Ad ogni buon conto – riportati a bomba “ippopotamo” e gli altri – dovrò far crescere i Monodactylus (comunque interessante) e poi decidere che farne (ritornarli in loco?) in caso di reperimento di ciclidi, ad es.: Hemichromis fasciatus è – al tempo stesso – abbastanza rissoso e piscivoro … dubito che possa convivere con i “sebae” (caratteristiche dell'acqua a parte visto che bazzicano le stesse) in soli 450 litri.
lagune…)

Francesco :73::72::68::70::69::71:.
 
Per gli amanti delle "cose di mare" ...

Rinvenuto (due) , spiaggiato, sulla spiaggia di Assinie e tentativamente identificato - con aiuto esterno ... - come: Clypeaster subdepressus, ovviamente il suo "scheletro"! Questo posto avrà pure i suoi bei problemi ma è una vera miniera di curiosità ... :104:.

Francesco :71::73::68::70::69::72:
 

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Qualche altra foto, e qualche notiziola ...

Rispediti al mittente il carangide ed i liza falciformis (ritornati alla laguna) mi sono potuto, finalmente, sedere in pace davanti alla vasca (quella piccola, il RIO400 deve attendere che il resto della casa sia funzionale in toto) e scattare qualche foto:

Il granchio (proviene anche lui da Assinie) si è rifatto vedere, lasciando l’anforetta (BLEAH!) di terracotta che la momento costituisce l’unico arredo (ri-BLEAH!!!) della vasca in cui, evidentemente, si era rintanato.
Credevo fosse stato “asfaltato” dal carangide, ed invece … Le foto sono modeste ma ha – adesso! – una dimensione che non arriva quella di un fagiolo. Accontentatevi!
Ultimo punto: MANGIA COME UN TRIBUNALE (arraffa ininterrottamente tutto ciò che, in qualsiasi momento, cade a fondo), spero (ma temo così sarà) non sia uno degli enormi granchi delle mangrovie che, qui, pescano a scopo edule. Vedremo, in tale caso, "il ritorno" andrà in onda una seconda volta. :104:

I paguri (forti della loro corazzatura avevano continuato imperterriti a scorazzare, in caso di “effusioni in eccesso” si rintanavano ed amen …) sembrano avere (ri)acquistato esuberanza adesso che un po’ di mangime in più arriva al fondo. Sono due, sempre di Assinie.

Da ultimo un paio di foto dei Monodactylus sebae: hanno tenuto bellamente testa all’ippopotamo (il carangide) ed ora continuano la loro, non velocissima, crescita.

Francesco :71::70::69::68::73::72:
 

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Ciao,

Rispettivamente UN (micro)granchio e DUE paguri (ma di questi ultimi ad Assinie ne trovi una infinità).

Francesco
 
La taglia oscilla fra 1 e 4 cm (quindi ... hai voglia a crescere). In merito alla riproduzione (se/quando sarà) dovrò documentarmi: fra l'altro, essendo pesci di salmastro, non posso escludere che abbiano bisogno di un marcato cambio di ambiente (es.: "tutto dolce", o al contrario, "tutto salato") che faccia da stimolo. Francesco.
 
Per i granchi ed i paguri dovresti reperirne altri...da quello che ne sò i Mono,per riprodursi amano andare una volta raggiunta la taglia adulta nelle zone di acqua salata molto salmastra per intenderci...mentre i piccoli fanno il giro inverso.:104:
 
Allora, per i paguri basta tornare ad Assinie, ed è come raccogliere un sasso. Per i granchi (ma prima devo capire quanto crescono) sembra possa essere più difficile, vedremo


E veniamo ai “Mono”: innanzi tutto devono crescere, e mi pare che da adulti non siano piccolissimi, poi vedrò. Se crescendo, però, vanno verso il “tutto salato” credo che (allevamento adulti/riproduzione) passerò.


Voglio trovare degli Hemichromis: prima i fasciatus (ne ho visti alcuni nelle vasche di un supermercato!!!) poi – se riesco – qualcuno dei “rossi”. Mi piacerebbe aggiungere qualche “Syno” ma la verità è che mi sto convincendo che, mio malgrado, fare qui “vero collecting” sarà difficile! :-(

Francesco :72::71::70::69::68::73:
 
Quali sono le cause che ti fanno pensare che il vero collecting sarà difficile?...in fondo è poco che ti guardi intorno e retini in qualche zona,magari girando conosci zone e posti che avresti scartato a priori....o vieni a sapere di posti migliori...:)
 
Il fatto è che sembrerebbe non ci siano “strutture” a cui appoggiarsi, che per quello che so non ci sono esportatori conosciuti (anzi sembra non ci siano affatto) da cui assumere un minimo di informazioni congruenti pur con tutte le loro, comprensibili, reticenze a fornirli, che i locali chiamano “carp” tutto ciò che nuota e si mangia (e va bene così!!!), che andare verso l'interno (e le zone in cui DOVREBBERO essere i pesci che ci interessano) non è facile, anche per i continui richiami ad una pericolosità “strisciante” delle zone stesse. La mancanza di “idonee interfacce” verso l'ambiente ed i locali infine (ci manca Eriing Johansen della situazione, per capirci!) non semplifica le cose.

Da questo discendono alcune considerazioni: 1) sino a che si resta "sul mare" è ovvio che l'attenzione dei pescatori vada al medesimo specie per la taglia di ciò che dallo stesso è possibile raccogliere, 2) la mancanza di contatti diretti (che continuo a faticare a stabilire) non semplifica, 3) visto quanto si dice sulle aree interne occorre muoversi (specie vista la nostra posizione) con estrema circospezione (eufemismo) perchè andare a cacciarci in qualche guaio ci metterebbe (specie Stefania) in una situazione non piacevole … ed infine - ultimo ma non ultimo - (come ho appreso) qui molti di coloro che vivono di pesca non sono ivoriniani (ma ad, ad esempio, del Ghana): vendono in loco ciò che al mercato locale serve e, rientrando a casa, portano con loro il resto. Insomma a, praticamente, tre mesi dall'arrivo a parte il fortuito incontro con gli Hemichromis a Grand Bassam e ad Assinie non ho avuto questi grandi riscontri.

Probabilmente la situazione cambierà – anzi quasi certamente! - ma almeno per ora sono abbastanza interdetto.

Francesco :73::72::71::68::70::69:
 
Ciao Francesco,
se non te la senti di andare in giro da solo in auto prova ad appoggiarti ad un tour operator, ad Abidjan ce ne saranno diversi e soldi permettendo ti fai scarozzare almeno all'inizio.
Poi puoi contattare le istituzioni, tipo università.

Con un giro molto veloce in rete ho trovato diversi articoli di una ricercatrice Ivoriana che ha pubblicato parecchio sui ciclidi ad esempio:

Nobah C. S. K., Kouamélan E. P., N’Douba V., Snoeks J., Teugels G.G., Gooré-Bi G., Koné T. & Falk T. M. (2006). The colour pattern of the caudal fin, a useful criterion for identification of two species of Tilapia and their hybrids. Journal of Fish Biology, 69 (3), 698–707

http://www.linkedin.com/pub/celine-nobah/64/740/376

Prova a contattarla.

Ciao
Miles
 
Ciao Francesco,
se non te la senti di andare in giro da solo in auto prova ad appoggiarti ad un tour operator, ad Abidjan ce ne saranno diversi e soldi permettendo ti fai scarozzare almeno all'inizio.
Poi puoi contattare le istituzioni, tipo università.

Con un giro molto veloce in rete ho trovato diversi articoli di una ricercatrice Ivoriana che ha pubblicato parecchio sui ciclidi ad esempio:

Nobah C. S. K., Kouamélan E. P., N’Douba V., Snoeks J., Teugels G.G., Gooré-Bi G., Koné T. & Falk T. M. (2006). The colour pattern of the caudal fin, a useful criterion for identification of two species of Tilapia and their hybrids. Journal of Fish Biology, 69 (3), 698–707

http://www.linkedin.com/pub/celine-nobah/64/740/376

Prova a contattarla.

Ciao
Miles

Altri indirizzi interessanti:

Sea Turtle Project, SOS – FORETS, 22 B.P. 918, Abidjan 22, Côte d’Ivoire. (E-mail : sosforets@hotmail.com)


[h=1]Fish assemblages in the Bia river-lake system (south-eastern Ivory Coast): A self-organizing map approach[/h][h=2]F K Konan*, E O Edia, Y K Bony*, A Ouattara and G Gourène[/h][h=3]Laboratory of Aquatic Environment and Biology, UFR-Sciences and Environment Management,University of Nangui Abrogoua, 02 BP 801 Abidjan 02, Ivory Coast.
* University Jean Lorougnon Guédé, BP 150 Daloa, Ivory Coast.
konanfelix@yahoo.fr[/h]
 
Potresti tentare di allacciare qualche contatto con il link che ti ha dato Miles credo che sia un ottima cosa,magari nasce qualche spunto o qualche dritta Francesco,tentare non nuoce e provare sarebbe buona cosa....visto che studiano tilapie e ciclidi della zona di dove ti trovi sarebbe il massimo....manda una mail e poi ci farai sapere la risposta. :3:

Per Erling Johansen che fine avrà fatto ?Lui era un grande uomo che bei giorni passati...forse qualche contatto potrebbe averlo Andreas Spreinat?:104:
 
Senza meno proverò a contattarla, e vedremo (mi sembra una traccia interessante) …

Per quanto riguarda Erling non so che dire: nel 1999, di sicuro, non era più un ragazzino. Alcuni anni dopo venni a sapere che (ricordi il nostro secondo viaggio e la morte di Nyerere?) aveva lasciato definitivamente la Tanzania per “sbarcare” in Malawi. Ma non so altro …

Francesco :71::73::72::69::70::68:
 
Senza meno proverò a contattarla, e vedremo (mi sembra una traccia interessante) …

Per quanto riguarda Erling non so che dire: nel 1999, di sicuro, non era più un ragazzino. Alcuni anni dopo venni a sapere che (ricordi il nostro secondo viaggio e la morte di Nyerere?) aveva lasciato definitivamente la Tanzania per “sbarcare” in Malawi. Ma non so altro …

Francesco :71::73::72::69::70::68:

Si ricordo del lutto....

Bene poi ci farai sapere novità se riesci a contattarla magari riuscite anche a vedervi di persona...:)
 
Sto riorganizzando le idee è una persona che, a riuscire ad incontrarla, possa risultare (oltre che fonte di news attendibili) molto interessante, vorrei cercare di veitare di apparire come il solito rompitasche ...

Francesco :69::68::73::70::72::71:
 

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