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La mia predator tank

Invece secondo me è importante fare di questi ragionamenti...........ultimamente mi domando sempre più di frequente quale malsano gusto proviamo nel relegare dei pesci in una scatola, con sopra una lampadina, il tutto in balia dei nostri potenziali errori........hanno quasi più senso le ovaiole in batteria: almeno c'è uno scopo meramente produttivo......quindi nella tragedia, almeno diamogli spazio.....
Non hai capito il senso del mio intervento.
volevo significare che i nostri acquari sono cmq piccoli rispetto al lago, ed essendo inevitabile possiamo solo dargli quanto di meglio possiamo...
Io oltre i 3metri e 20 di vasca ho finito il garage...:1:
 
Secondo me pesci come le razze, gli arowana e gli Lepistosteus non sono pesci da acquario. Un' arowana di un metro (e ce lo diventa) non potrebbe neanche girare in quell'acquario, e se non cresce vuol dire che è affetto da nanismo indotto...
 
Secondo me pesci come le razze, gli arowana e gli Lepistosteus non sono pesci da acquario. Un' arowana di un metro (e ce lo diventa) non potrebbe neanche girare in quell'acquario, e se non cresce vuol dire che è affetto da nanismo indotto...

Anche su questo ti devo correggere l'arowana in questione è un Scleropages formosus non Osteoglossum da adulto raggiunge in misura max in acquario sui 45-55 cm , tra l'altro ho scelto una varietà che è definita short body
 
Io mi ricordavo di qualche sito tipo http://acquariofiliaconsapevole.it/scheda_scleropages_formosus e http://www.aquaexperience.it/index....es-formosus&catid=50:osteoglossidae&Itemid=10 , poi c'è scritto anche su qualche articolo della rivista "Il mio acquario", può darsi che le mie fonti sono sbagliate...

A parte che nessuno di questi redattori è un allevatore professionista di questo animale e allevare un 2 soggetti non credo che ne faccia una conoscienza approfondita, ma se porti come supporti letture che avvalorano la tesi opposta , non ti sembra anomalo
Sull'articolo di Aquaexperience il relatore scrive " in natura raggiunge dimensioni max di 90 " in acquario difficilmente i 60 , in questo cosa ne deduci?
 
Ultima modifica:
C'è da dire che i formosus ormai sono tutti di allevamento, non possono essere pescati in natura, i fiumi non li hanno mai visti, dovrebbero anche essere microchippati, Gianluca me lo confermi?
 
C'è da dire che i formosus ormai sono tutti di allevamento, non possono essere pescati in natura, i fiumi non li hanno mai visti, dovrebbero anche essere microchippati, Gianluca me lo confermi?

Certamente è un pesce viene ceduto solo da F2 in poi come pesce di riproduzione, gli F1 gli allevatori se li tengono bene stretti credo che per cedere un F1 ci vuole una certificazione scritta di trapasso al registro cites, mentre da gli F2 in poi è sufficente il microchip é un documento cites che ne attesta numero do microchip
 
Ultima modifica:
In sarawak e' una specie protetta. Viene pescato solo per riprodurlo e ripopolare la zona intorno alla cittadina di Lundu (prende il nome da un pescegatto lol) o qualche altra zona con la forma verde. Di notte e' facile pescarlo per via dell'occhio rosso visibile a metri di distanza (tipo quello giallo dei coccodrilli). Le dimensioni di questi esemplari non raggiungono mai i 60 cm.. Per le taglie giganti bisogna andare nei grandi laghi, dighe o laghetti di pesca sportiva dove i pesci spesso sono alimentati dall'uomo o magari vicino a qualche allevamento di gamberi o pesci. In acquario comunque se alimentato bene puo' crescere molto di piu' rispetto alla taglia fluviale normale. Mi ripeto ma la cosa impressionante di questo pesce sono le uova, grandi come biglie e le larve che sono molto piu' grandi di un ciclide nano o di un cocnhigliofilo. Questi pesci sono la preda ideale per i coccodrilli, sia per il tomistoma (falso gaviale) che per il porosus (coccodrillo marino) che puo' risalire facilmente i fiumi per dcine di km..

Ciao Enrico
 
In sarawak e' una specie protetta. Viene pescato solo per riprodurlo e ripopolare la zona intorno alla cittadina di Lundu (prende il nome da un pescegatto lol) o qualche altra zona con la forma verde. Di notte e' facile pescarlo per via dell'occhio rosso visibile a metri di distanza (tipo quello giallo dei coccodrilli). Le dimensioni di questi esemplari non raggiungono mai i 60 cm.. Per le taglie giganti bisogna andare nei grandi laghi, dighe o laghetti di pesca sportiva dove i pesci spesso sono alimentati dall'uomo o magari vicino a qualche allevamento di gamberi o pesci. In acquario comunque se alimentato bene puo' crescere molto di piu' rispetto alla taglia fluviale normale. Mi ripeto ma la cosa impressionante di questo pesce sono le uova, grandi come biglie e le larve che sono molto piu' grandi di un ciclide nano o di un cocnhigliofilo. Questi pesci sono la preda ideale per i coccodrilli, sia per il tomistoma (falso gaviale) che per il porosus (coccodrillo marino) che puo' risalire facilmente i fiumi per dcine di km..

Ciao Enrico

Vacca rana appena arrivo a casa mi studio la mappa, grazie come sempre Enrico
 

Giusto, questi pesci mangiano anche rane e piccoli serpenti. La scena piu' bella che ho visto e' stata quella di un drago volante che voleva atterrare (i draghi volano da un albero all'altro) su un tronco che veniva fuori dall'acqua. Nel momento dell'atterraggio il formosus l'ha anticipato e l'ha preso al volo saltando proprio nel momento in cui il drago chiudeva le "ali". Calcola che il drago era partito da un'altezza di una dozzina di metri e aveva coperto in volo una distanza di una ventina di metri. Il formosus l'aveva addocchiato da quella distanza, incredibile.

Ciao Enrico
 
Rinnovo i miei complimenti
Emiliano, Gian sa il fatto suo, ha esperienza da vendere ed e' acquariofilo da mooooolto prima che tu (e io...) nascessimo...
 
Rinnovo i miei complimenti
Emiliano, Gian sa il fatto suo, ha esperienza da vendere ed e' acquariofilo da mooooolto prima che tu (e io...) nascessimo...

Grazie Jack, apprezzo lo spirito del tuo intervento ma non ho bisogno di un avvocato difensore e sono per la libertà di pensiero.
 
Giusto, questi pesci mangiano anche rane e piccoli serpenti. La scena piu' bella che ho visto e' stata quella di un drago volante che voleva atterrare (i draghi volano da un albero all'altro) su un tronco che veniva fuori dall'acqua. Nel momento dell'atterraggio il formosus l'ha anticipato e l'ha preso al volo saltando proprio nel momento in cui il drago chiudeva le "ali". Calcola che il drago era partito da un'altezza di una dozzina di metri e aveva coperto in volo una distanza di una ventina di metri. Il formosus l'aveva addocchiato da quella distanza, incredibile.

Ciao Enrico

Chissà che spettacolo da documentario , hai qualche filmato o foto della tua avventura alla "caccia " asiatica?
Sempre grazie Enrico
 
Chissà che spettacolo da documentario , hai qualche filmato o foto della tua avventura alla "caccia " asiatica?
Sempre grazie Enrico

No, purtroppo no, io in genere non faccio foto o filmati. O meglio non facevo..., perche' adesso mia moglie ha preso la aw100 e qualche filmatino sott'acqua posso anche farlo. Sempre che trovi un posto dove c'e' la corrente elettrica per ricaricare la batteria. Nella situazione che ho descritto ero da solo, perche' mio figlio fotografo era a caccia di scoiattoli rane e rafflesie nella foresta. A lui non interessano i pesci da fotografare e per due misere foto di arcieri perioftalmi o zenarchopterus devo pregarlo in ginocchio. Ho solo qualche foto dei draghi volanti ma nessuna e' fatta quando sono in volo. E' difficile farle in volo perche' hanno un mimetismo perfetto e dovresti vederli sugli alberi prima che decollino ma spesso sono a piu' di venti metri da terra. Per cui sono tutte del dopo atterraggio, quando ormai le "ali" sono chiuse. Veramente un trucchetto ci sarebbe. Fare come fanno i documentaristi, che si portano gli animali da casa e ne hanno diversi a disposizione per il set fotografico. Volendo si puo' tranquillamente prendere il drago, una volta atterrato e riposizionarlo in alto. Poi si aspetta il volo per fare la foto. Ma personalmente non mi va di toccare e disturbare ulteriormente gli animali quando sono nella foresta. A parte qualche pesce, che se sono indeciso sulla specie lo pesco per osservarlo qualche attimo e poi lo rimnetto in acqua.

Ciao Enrico
 

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Numero 3/2024

• Raccogliendo Pelvicachromis kribensis di Michel Keijman e Uwe Werner
• La storia di Apistogramma nijsseni di Livio Leoni
• I ciclidi nani del lago Tanganica di Giorgio Melandri


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