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Costa d'Avorio: let's go collecting ...

Ciao,

QUOTO TUTTO!!! Ma ... ... ... ma io, e credo tutti voi, sono solito allevare pesci per osservarne i comportamenti ed in queste condizioni osservazioni ... POCHINE!!! :104:.

Inoltre "conciarmi" come faccio ogni volta che - più o meno alla cieca vista la situazione - vado a cercarli sotto non è proprio il massimo. Ma tant'è una esperienza ulteriore con questi pesci sarà ben difficile da farsi per cui cerco di andare avanti.S

pero in una riproduzione anche se, stante il locale ciclo delle stagioni, e viste le condizioni di allevamento ormai "quasi" naturali (all'aperto, con acqua, piante ed "arredi" provenienti dal loro ambiente) non dovrebbe accadere nulla prima della prossima (nostra) estate! Spero di essere smentito ...

Francesco :73::72::71::70::68::69:

PS: ... e spero anche di riuscire a catturare immagini migliori! Anche perché (in aggiunta a quanto consegnato ad Aldo e che, quando Lui lo riterrà opportune, apparirà sul bollettino) sto cercando di preparare "Hemichromis fasciatus 2.0" ovvero il sequel, e quindi ...
 
Al Km 206 …

Ciao,

... della strada per Yamoussokro scorre un fiumiciattolo (o meglio, così io credevo!!!!), sulla strada in terra battuta che lo costeggia sono passato, in precedenza, in moto e tra una derapata ed un robusto scossone al manubrio (causa buca “criminale”) ho fatto mente locale segnandomi mentalmente, far le cose da farsi, una visita con gli “strumenti da cattura” d’ordinanza …

Decido infine, dopo alcuni giorni di abbondanti piogge, questa è la stagione delle “piccole piogge" di andare: domani si parte sul presto è si va.
La sera prima preparo tutte le salmerie, domani la sveglia sarà presto. OVVIAMENTE il mattino seguente Giove Pluvio sta completando l’opera che ha iniziato nella notte: piove, e piove, e piove, e piove e piove ancora. Decido di andare lo stesso, e che sarà mai un po’ d’acqua, avrò modo di ricredermi! Arrivo alla pista - prudenza viaggio in 4x4 anche se il furgoncino risulta un po’ più rumorose e consuma un po’ di più, e dalli … - visto che stavolta vado piano (molto) ho modo di guardarmi intorno:

Il primo cartello segnala rischio di allagamento, cominciamo bene! Il secondo è ancora più specifico: divieto di nuotare, pericolo (considero anche l’ipotesi coccodrilli che, da queste parti è tutto meno che remota, ma il tipo di rive mi fa propendere per il no, spero di aver deciso per il meglio …),

Arrivo al fiume e lo scopro pesantemente ingrossato, la corrente è forte: ci sono due paline che segnalano la profondità: la prima che si ferma mt. 2,60 è tutta sommersa mentre, per fortuna, la seconda (mt. 3,90) è tutta emersa. Uno scivolone lungo le rive fangose potrebbe essere un’esperienza seccante. Mi guardo intorno … diluvia pesantemente ma, visto che son qui decido, comunque, di tentare.

Preparo tutto quanto mi occorre e mi accosto alla riva, vista la forza della corrente, non mi aspetto grandi cose e mi riprometto di stare ben "coperto". Sprofondo nel fango (benedetti gli stivali alti in gomma): cado e mi rialzo, cado e mi rialzo, cado e mi rialzo ancora … infine arrivo all’acqua e comincio a “cercare”, per forza di cosa in acque bassissime. Dappertutto vegetazione di ripa e, dove appena l’acqua affonda un po’ di più, ninfee dalle grandi foglie verdissime. Oltre le ninfee l'acqua è scura, limacciosa e per nulla invitante. Mi metto al lavoro.

Continua a piovere potentemente. Sono qui da oltre un’ora e decido di “averne abbastanza” anche se il carniere è magrissimo: qualche Killy ed un “pescino” scuro e sfuggente che non so identificare (a prima vista avrei detto un’altra Chromidotilapia ma - rigaurdandola - mi sembra troppo scura. Rischio – per l’ennesima volta – di portare a casa un “cavaliere solitario”)?

Provenendo da acque potenzialmente fonde potrebbe trattarsi di una potenziale “canaglia” quindi, anche vista la taglia di 1 cm, lo alloggio separatamente in attesa di chiarirmi le idee (ultima foto, per chi vuole provare ad indovinare in attesa di qualcosa di meglio da proporre).


Rientro al furgoncino, sono una statua di fango, mi spoglio dei panni bagnati come meglio posso, salgo in macchina e riparto. Guardo i pochi pesci nel contenitore è non posso non domandarmi …

... MA CHI ME LO HA FATTO FARE?!?!?! ... :104:.

Francesco :73::69::68::70::71::72:
 

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Sempre interessanti ed emozionanti questi racconti, Franz, complimenti!

Il pescetto scuro non mi pare proprio una Cromido ... sarà interessante rivederla in condizioni più consone al riconoscimento.
 
Ciao,

Sempre interessanti ed emozionanti questi racconti, Franz, complimenti!

Il pescetto scuro non mi pare proprio una Cromido ... sarà interessante rivederla in condizioni più consone al riconoscimento.

PRONTI!!! Aggiungo qualche foto "meno peggio": sarà il trambusto ma è assai sfuggevole (eufemismo). Noto, però, tre cose: 1) le pinne malconce (accade spesso coi selvatici ragione per cui ... "dice poco"), 2) la "testa biancastra" rispetto al resto del corpo, 3) La "cerchiatura rossa" tutto attorno all'occhio.

Chiudo con una considerazione un po', come dire, "sfiduciata": certo se - H. fasciatus a parte - riuscissi a NON trovare sempre dei single ... pescato.

Oggi ho "ruzzolato" nel fango per oltre un'ora! Eppure ... :( :( :(

Francesco :73::72::71::69::68::70:

PS: MAMMA L'ACQUA!!!
 

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Ciao, secondo me hai catturato un piccolo Nandide Africano, nello specifico direi Afronandus Sheljuzkhoi, che raggiunge i 10cm.
Piccolo ma bellissimo predatore, che ha come distribuzione proprio la Ivory Coast.
Potrei sbagliare eh [emoji6]
 
@mattege:

:emiticon_3d_Yes: :emiticon_3d_Yes: :emiticon_3d_Yes: :emiticon_3d_Yes::emiticon_3d_Yes:

Segue quanto riporta FishBase.org (che, per inciso, sembra non disporre di neppure una foto).

Name: Afronandus sheljuhkzoi (Four Spine leaf fish), genere monospecifico.

Max length:
4,2 cm/SL maschi/sesso non determinato,

Short description: Spine dorsali (totale): 15 - 16; Raggi dorsali molli (totale): 9-10; Spine anali 4; Raggi anali molli: 6 - 7. Diagnosis: mouth large and protrusible; premaxilla reaching upwards to level of occipital region; preopercle denticulate; lateral line absent; 5 scale rows on cheeks; caudal fin rounded. Coloration: highly variable, depending, among other factors, on emotional state of fish; normally, ground colour dark brown; iris red; opercula with a large black blotch bordered posteriorly by a bright red band.

Under stress, colour turns rapidly into a marbled pattern with alternating light and dark brown cross bars; in young individuals, sides show a series of light cross bars. Confermo, vedi anche foto, quanto riportato in merito alla colorazione sotto stress.

Distribution: Africa: Banco, Agnébi and Mé, small coastal basins in southern Côte d’Ivoire; also reported from the Boubo (Côte d’Ivoire) and from southwestern Ghana. Più che probabile mi trovassi in qualche specchio d'acqua minore del Fiume Banco.


Biology: Occurs in running freshwater. Confermo, c'era molta corrente.

Maximum TL recorded: was 4.8cm. Valore discrepante con quanto riportato da mattege.



Francesco :73::72::71::69::68::70:

PS: DOMANDONE, al ritorno dall'Amazzonia (Agosto 2000) persi alcuni "Leah Fish" (Monocirrhus polyacantus) per che non si abituarono, nonostante i mie migliori sforzi, al cibo industriale, CORRO LO STESSO RISCHIO?!?!?!? ... :confused: :confused: :confused:.
 
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È vero Francesco, c'è pochissimo in rete, evidentemente è un pesce poco appariscente, con scarso mercato e temo, difficilmente adattabile al cibo morto.
Ho trovato alcune foto su un libro di Aqualog che riporta una lunghezza massima di 10cm.
Bisognerebbe augurarsi che l'adattamento al cibo morto fosse comparabile a quello dello Ctenopoma Acutirostre che nonostante predatore, si adatta bene.
Se invece come presumo, è simile ai Nandidi, tipo Nandus Nandus, sarà dura.
Piccolo com'è, adesso delle dafnie oppure delle anguillole dell'aceto le mangerebbe sicuramente.
Se invece avessi larve di zanzara in giro, meglio ancora.
 
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Che fare?!?!?!

Ciao,

Il problema è semplice (farlo mangiare), le soluzioni/ opzioni molteplici ma - temo - possibilmente inefficaci:

1) alloggiarlo nel laghetto (ma addio osservazioni) dove visto che la colonia di killy continua ad andare avanti dovrebbe trovare quanto gli necessita, eopoi ci sono i due banditi in caccia ...
2) nel Rio 400 (in cui attualmente ci son un po' di killy assortiti) e la "cromido" in più, ragionevolmente, un po' di "schifezze eduli" (tutto quello che c'è dentro viene dal circondario)
3) alimentazione con le zanzare (scorda dafnie ed anguillole) qui è pieno, ma è un gioco potenzialmente pericoloso (a me in due anni è andata bene e spero continui ma un conoscente si è preso la malaria tre volte nel giro di pochi mesi: si cura, è vero, ma è comunque una mazzata): insomma mettersele in casa, sia pure in vasca se qualcuna sfugge alla caccia e metamorfosa ...

Gira e volta credo operò per la seconda (in fondo ANCHE quei killy potrebbero voler riprodurre)

Francesco :69::71::72::73::68::70:

PS: tempo addietro vidi (al supermercato in una vasca "urenda") uno Ctenopoma kingsleyae - Single Spot Ctenopoma - che mangiava di tutto (in pratica, diciamolo, tutti gli scarti del banco del pesce). Mi piaceva, tentai in tutte le maniere di "riscattarlo" mentre le condizioni della vasca - giorno per giorno - si facevano ... "più pessime". Infine, un giorno ...

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . dead.
 
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Gli Ctenopoma sono molto interessanti, parlo per esperienza personale, peccato per quell'esemplare...
Anche secondo me la soluzione rio400 è la più adatta tra quelle disponibili, ed in effetti lasciamo perdere le larve di zanzara in casa, che con lui ed i Killy non penso riescano a spiccare il volo, ma non ha senso rischiare.
Speriamo mangi, è un pesce che non ho mai visto in commercio e sono curioso.
 
Ciao.

Sarebbe mia intenzione tenerlo ancora qualche giorno (non più di tre/quattro ancora) nel "secchiello" (10 Lt, sarebbe dovuto essere un caridinaio ...) per cercare di capire almeno un pò di più ... poi, più ci penso più mi convinco, RIO 400.

Francesco

PS: la colorazione "da stress" (a testa bianca, per capirci) già ieri era fortemente regredita, SPEREM!!!

PS II (a sera): Alea jacta est ... spostato nel RIO 400.
 
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Quando non funziona ... ... ... NULLA!!!

Ciao,

@mattege: vorrei saperlo!!! Da quando lo ho immesso in vasca non lo ho più visto (neppure cercando/sbirciando sotto i legni, tra le piante e, più o meno, ovunque).

Per aiutarlo ho messo in vasca ("versandoli" tra le piante per mascherarli) alcuni avannotti - minimi - di killy: non vedo più ne loro ne "Nando l'Africano" come - direi in maniera abbastanza ovvia - è stato subito battezzato ... BEH, DEVO PREOCCUPARMI?

Ma il punto NON è questo: dopo il nostro confronto ho scelto, tra quelle a mia disposizione, l'opzione RIO 400 ritenendo la coabitazione con H. fasciatus (nel laghetto dove, però, da mangiare avrebbe trovato di tutto) troppo rischiosa. Bene, si fa per dire ...

... neanche il tempo di domandarmi se fosse stata la scelta giusta che ho trovato la femmina fuori dal laghetto, "secca" a causa del sole!!! Insomma non ho più la coppia di H. fasciatus (appena posso riporto il maschio in laguna) e non ho più notizie di "Nando".

La femmina (ispezione post-mortem, diciamo così ...) NON si presentava male: era ancora ben colorata, con le pinne che avevano recuperato parecchio e mostrava un bel ventre "rotondo". Sono portato a pensare che, almeno, stavolta il maschio non c'entri più di tanto: non è la prima volta infatti che, nel laghetto, perdo pesci a causa di salti sciagurati.

Però se proprio aveva deciso di saltare non avrebbe potuto farlo 24/48 ore prima permettendomi di dare via libera, appunto, a "Nando l'Africano"?!?!? Temo di aver perso capra e cavoli ...

Francesco
PS: ... ... ... SONO INC*ZZ*TO NERO!!!
 
Che peccato per la femmina di Fasciatus e per la coppia, che di fatto non é più tale.
Quindi una volta riportato il maschio in laguna potrai mettere Nando nel laghetto, dove troverà cibo ma dove ahimè non potrai osservarlo.
Sempre che si faccia trovare nel rio400...
 
Ciao,

GIA'!!! Come ho detto ci sono giorni/situazioni in cui sembra non funzionare nulla ... Spero almeno di salvare "Nando"!

Francesco
 
PEnon perdere le buone abitudini ...

Ciao,

Il "Malawi Sbagliato" non è - tutto sommato - così sbagliato!!! Ps. "Red Cheeck" (una delle due, attualmente, con il "mal di gola"). :104:

Francesco :73::72::71::69::70::68:
 

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Allo Zoo sono arrivate le zebre ...

Ciao,

Dal Sud-Africa, quattro giovanili (M/3F, poco più di quattro cavallini) si sono dimostrate molto timide (per farle uscire dalla "gabbia da viaggio") ma, alla fine, si muovevano senza difficoltà nell'area di quarantena che è stata allestita apposta per loro. Quando saranno giudicate pronte andranno ad occupare, assieme ad una coppia di struzzi che già sono li, una delle aree migliori dello Zoo.

Francesco :72::71::69::68::70::73:

PS: ho disponibile - per chi volesse farsi una cultura e magari, poi, provarci in giardino - una guida, Guidance on the keeping of Zebra, sul loro allevamento ... ... ... :104:.
 

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Ciao,

Ore 08.20 (locali) della mattina: attendo Bernard, andiamo a visitare un - sedicente - impianto di ittiocoltura locale, dopo di che vado a "tentare la fortuna" in foresta, è tutto pronto: borsa termica, box (piccolo perché dovrò marciare a piedi), retini, buste, elastici.

Il posto è quello dove Stefania ebbe problemi (ma anche dove trovai la mia Cromidotilapia): spero che stavolta vada meglio, anche se la stagione calda/torrida avanza a passi assai veloci ...

Francesco:73::72::71::69::70::68:
 
Buona pesca [emoji6]
...un pescatore mi manderebbe a quel paese ma la tua è una pesca diversa dai.


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NON si dice mai BUONA P ...

Ciao,

Ed adesso spiego perché ...

Torno ancora ad Attikeoi con la speranza, dichiarata, di trovare qualche altra Cromidotilapia.

Vado con Bernard, un mio conoscente locale, e prima di arrivare ai suoi terreni facciamo delle soste interessanti. La prima alle "Terre Rouge" (letteralmente le terre rosse) una cava di laterite, (come esempio citerò le nostre cave di sabbia): la laterite è il componente fondamentale di quello che, qui, chiamano "geo-cemento" per produrre il quale viene mescolata con il cemento vero e proprio (usando la laterite medesima al posto di sabbia e ghiaia). Ignoro quali siano le sue effettive “capacità edilizie”. Il posto, assai particolare, potrebbe essere una eccellente location per un film western.

Incontro alle “Terre Rouge” (foto nulla, per favore) un guérisseur (ovvero un guaritore; "uomo della medicina", di quella tradizionale) che sa preparare un antidoto per il veleno dei serpenti (e qui fare cattivi incontri è un attimo), è un ometto piccino, che siede all’ombra su una piccola panca di legno che dimostra un fare cordiale ed affabile; chiacchieriamo un poco. Intorno a lui, seduti, alcuni altri uomini mentre le donne sono affaccendatissime tutto intorno. Pollame di vario genere razzola ovunque. L’antidoto che il guérisseur prepara viene somministrato, in specie, ai bambini come quelli che gironzolano attorno. Il mio amico franco/ivoriano dice di non averlo provato ma che la cosa è plausibile.

Col tempo il guérisseur potrà diventare, se deciderà di imboccare la strada che porta al lato negativo della medicina tradizionale – un sorcier (stregone) categoria di persone avvolte, qui, da un profondo alone di sinistro mistero (più volte, in diversi ambienti, mi è stato suggerito di non indagare troppo oltre). Un sorcier è – per quanto detto – anche un guérisseur ma non è vero il contrario perché il secondo non ha (ancora?) affrontato l’insieme di riti che portano al “lato oscuro” delle medicina locale (e NON della “forza” anche se credo che l’assonanza sia inevitabile!)

Proseguiamo verso l'impianto di ittiocoltura che il vero obiettivo di oggi: una lunga teoria di invasi (mt 40x10), molto rustici e pieni di ninfee, sono in piena terra. Dentro vi nuotano, separatamente, carpe (in realtà Tilapia) e pesci gatto (Clarias gareipinus, credo): i servizi tecnici constano esclusivamente di un modesto flusso d'acqua che li attraversa fluendo, in discesa dal primo all’ultimo. Sulla profittabilità di un simile impianto/progetto non mi pronuncio - ho dei dubbi - ma è questo quello che il mio amico vorrebbe replicare.

Ancora avanti, arriviamo al fiumiciattolo, ovvero al mio obiettivo. Il calore è, manco a dirlo, opprimente. Mi inoltro nel "bosco", in realtà un dannato intrico di rami, liane, piante spinose, foglie marce, rami spezzati, muschi vari e tanto fango con insetti strani e veloci che corrono ovunque ma se riesci a fermarti per un attimo, respingendo fatica, sudore ed oppressione del caldo, la magia è unica! Si sentono solo gli uccelli ed i, misteriosi, rumori della foresta. Potresti incontrare qualsiasi cosa …

Comincio a "retinare", le condizioni sono pessime e la raccolta è scarsa: dopo un’ora di fatica una marea di killy e DUE (!!!) sedicenti "cromido" nuotano nel mio contenitore. L'acqua è pessima (a causa del sedimento che si alza in ogni occasione) e quindi, più o meno ad occhio, tengo solo i pochi killy che sembrano "diversi”, da quelli che ho in vasca, oltre alle le due ... ... ... sedicenti!

Faccio, a questo punto, una breve riflessione sull’ambiente più strettamente “idrico”: il livello dell’acqua pur cresciuto per le piogge degli ultimi giorni è minimo, in certe aree arriva – forse - ai due centimetri, se questo non crea (o non dovrebbe creare) difficoltà ai killy che possono muoversi anche in acque minime rimango perplesso in merito alle Cromidotilapia (in attesa di identificazione certa tale considero la nuova arrivata). Tali pesci dovrebbe raggiungere, se ho ben capito, 12/15 cm come fanno a muoversi in questo ambiente anche e solo per passare da una pozza più profonda, relativamente, all’altra? Ho visto un pesce (che sarebbe potuto essere un adulto) scappare praticamente tutto fuori dall’acqua (per un istante o sperato finisse “in secca”) mentre i tre esemplari raccolti mostra(va)no tra loro differenze dimensionali tali da far pensare a (almeno due, forse tre) differenti deposizioni/covate. Il “disegno” del ruscello non fa pensare ad una stagione di prolungata secca, con acque conseguentemente bassissime, alternata ad una stagione di acque abbondanti ma lascia immaginare che quella riscontrata sia ad una situazione di, tutto sommato, normalità.

Insomma se il livello è questo, ed è sempre questo, come funziona la "nicchia" acquatica in cui mi sto muovendo?


Ne ho abbastanza, vengo fuori dall'intrico verde mi siedo (all'ombra) mangio un boccone che ho portato da casa, bevo, riordino le mie cose e inizio – lentamente - a risalire.

Torniamo verso Abidjan con una infinità di soste intermedie, compriamo banane, manioca, “fave” di cacao, utensili vari, alcune piante officinali, ed una miriade di altre carabattole. Al villaggio di Attikeoi – abitato da gente Attiè facente parte del macrogruppo degli Akan lagunaire - ci fermiamo, infine, per un pranzo molto frugale: pane, alici in scatola e ... "uova rosse" (scopro che sono uova sode rotolate nel peperoncino sino a farle divenire rosse ... definirle urticanti è un pallido eufemismo).I

n compenso la birra si spreca! Siamo seduti sotto il grosso albero (in sei, compreso il capo-villaggio che è venuto ad incontrarci) i vuoti, alla fine, superano le dieci bottiglie, un litro ciascuna …

Ho fatto di tutto, cercando di non offendere alcuno rifiutando l’ospitalità offerta, per “difendermi” (dall’eccesso di birra) ma accuso lo stesso, pesantemente. Anche qui polli, galline ed altri animali da cortile non si contano, razzolano ovunque e velocissimi si infilano, di quando in quando, tra le gambe delle nostre sedie per piluccare qualche avanzo. Una ragazza si avvicina con passo flessuoso e si serve: sfilatino pieno di alici e d aromatizzato con una quantità di peperoncino con cui noi condiremmo un bue! Il peperoncino viene (come in tutta l’Africa) usato come una sorta di blando disinfettante industriale ma qui si esagera!

Si va! Benché il pick-up sia già carico di ogni genere di masserizia imbarchiamo, nel cassone, un buon numero di locali ed una ulteriore quantità incredibile di (loro) mercanzie: vanno al mercato di Abobo (zona periferica di Abidjan) per vendere. Inizia un breve piovasco alla fine del quale, bene o male arriviamo all'asfalto per poi andare ad "infognarci" felici e zuppi (quelli nel cassone) nel traffico cittadino.

Il rientro, in più momenti, ha preso le sembianze di una ritirata militare, sono molto preoccupato per i pesci ma non posso fare nulla, mi limito a tenere le dita incrociate. A casa, dopo una lentissima processione nel traffico, scopro che una delle "cromido" mi ha lasciato e l'altra sta male (domanda, per ora senza risposta: ma sono così fragili?). I pochi killy che avevo scelto stanno meglio, insomma anche stavolta non è andata in maniera proprio soddisfacente!

Rimetto in ordine le salmerie, faccio la doccia ed andiamo (abbiamo ospiti!) a cena. Infine sulla strada dell'agognato letto butto un occhio alla "tapinella", sembra star meglio: domani saprò. Spengo, infine la luce e BUONANOTTE AL SECCHIO! Anche questa è fatta … :104:.

Francesco :71::70::69::68::73::72:

PS: posterò dopo le foto del pesciolino ...
 

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